Legambiente Treviso e le associazioni lanciano la proposta per il Parco delle Risorgive
Legambiente Treviso e le associazioni lanciano la proposta di un Parco delle Risorgive per tutelare le zone umide e la biodiversità. Scopri il progetto.


TREVISO, 3 febbraio 2025 – In occasione della Giornata mondiale delle zone umide, Legambiente Treviso e numerose associazioni locali hanno lanciato un'importante proposta per la tutela delle risorgive del territorio trevigiano: la creazione di un Parco delle Risorgive. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di oltre sessanta persone, si è concretizzata nella quarta edizione dell'evento "Esploriamo il Botteniga", un’occasione per scoprire il valore ecologico di questa area e sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di tutelare le zone umide.
La giornata di esplorazione tra natura e ricerca
L'iniziativa, organizzata congiuntamente da Legambiente Treviso, Vivere il Botteniga-FIAB Treviso, LIPU Treviso, WWF Terre del Piave e GRA - Grande Raccordo Ambientale, ha visto la partecipazione di tre gruppi di lavoro impegnati in diverse attività educative e pratiche. I partecipanti, adulti e bambini, hanno avuto l’opportunità di esplorare il territorio lungo il corso del fiume Botteniga, tra birdwatching, analisi dell'acqua e passeggiate monitoranti.
Un particolare successo ha avuto il monitoraggio della biodiversità: sono state infatti rilevate ben 30 specie di volatili, tra cui diverse rare e protette. Inoltre, sono stati analizzati i macroinvertebrati, che fungono da bioindicatori della salute del corso d’acqua, rilevando una specie sotto direttiva Habitat, indice di un ambiente particolarmente prezioso e delicato. Questo ha sorpreso gli organizzatori, che hanno espresso la loro preoccupazione per il fatto che questa area, pur avendo un valore ecologico notevole, non sia ancora sottoposta a nessun tipo di vincolo di tutela normativa.
La proposta di creare il Parco delle Risorgive
Nel corso dell'iniziativa, Legambiente e le altre associazioni hanno avanzato la proposta di istituzione di un Parco delle Risorgive, una zona protetta che possa rappresentare un modello di tutela ecologica e di relazioni tra natura e comunità. L'idea di un parco non si limita alla creazione di un'area verde, ma mira a rendere questo spazio un luogo di educazione ambientale, di socialità e di ascolto. L’intento è quello di trasformare questa zona in un polo di riferimento per la tutela della biodiversità e della salute umana, offrendo un’opportunità di crescita e di confronto per tutti i cittadini.
L’impegno di Legambiente Treviso e delle associazioni
I rappresentanti di Legambiente Treviso hanno sottolineato che, sebbene la creazione di un parco protetto possa sembrare un'azione marginale in un mondo segnato da crisi climatiche e conflitti globali, è proprio in queste azioni concrete che si trova la forza di ricreare relazioni tra le persone e il loro ambiente. “Occuparsi di un piccolo territorio lungo un fiume di risorgiva è un segno tangibile della nostra volontà di prendersi cura della vita e delle sue necessità,” hanno dichiarato i rappresentanti.
Per proteggere i fiumi e le risorgive dalla minaccia del cemento e dell'inquinamento, le associazioni chiedono l'introduzione di strumenti giuridici che possano tutelare queste aree vulnerabili. La proposta include la possibilità di patti di collaborazione tra cittadini, enti e proprietari dei terreni, nonché monitoraggi civici per tenere sotto controllo lo stato di salute dei corsi d’acqua. Il Parco delle Risorgive, secondo i promotori, potrebbe essere un esempio di buona pratica nella protezione della biodiversità e nella lotta contro l'inquinamento.
Un modello di tutela da estendere ai territori limitrofi
Emanuele Stefanelli, presidente del circolo Legambiente Treviso, ha spiegato che questa proposta nasce dal basso, da chi vive quotidianamente il territorio e crede che ogni piccolo gesto possa portare a un cambiamento maggiore. “Vogliamo che il Parco delle Risorgive diventi un modello per i territori vicini, un esempio concreto di come la tutela del territorio possa andare di pari passo con il benessere delle persone,” ha affermato Stefanelli.
Il Parco delle Risorgive non si limita a una semplice area protetta, ma vuole diventare un simbolo di responsabilità e impegno civico, un luogo dove il rispetto per l’ambiente diventi il motore per la costruzione di una società più consapevole e solidale. Legambiente Treviso invita tutte le istituzioni, associazioni e cittadini a unirsi a questa causa, per trasformare la proposta in realtà.
Conclusione
L'iniziativa di Legambiente Treviso, unita alle altre associazioni, ha dimostrato come il lavoro di squadra e l'impegno a livello locale possano fare la differenza nella protezione dell'ambiente e della biodiversità. Il Parco delle Risorgive rappresenta una visione di futuro in cui la comunità e la natura possano coesistere armoniosamente, garantendo un ambiente sano per le generazioni future. Con il coinvolgimento di tutti, questa proposta ha il potenziale per diventare una realità tangibile che contribuirà alla salvaguardia delle risorgive e alla sostenibilità del nostro territorio.