La situazione critica sul ponte Lueg potrebbe mettere a rischio l’afflusso di turisti tedeschi e austriaci nelle prossime stagioni estive fino al 2030. Il presidente dell’Associazione Jesolana Albergatori, Pierfrancesco Contarini, ha lanciato l’allarme e chiede un intervento urgente delle istituzioni per trovare una soluzione con il governo austriaco e la società Asfinag.
Il problema riguarda i lavori in corso sul ponte Lueg, il più lungo viadotto autostradale dell’Austria, situato a circa sei chilometri dopo il confine con l’Italia, al passo del Brennero, in Alto Adige. I lavori, del valore di 390 milioni di euro, dureranno fino al 2030 e attualmente il viadotto è percorribile su una sola corsia per direzione, causando code chilometriche di veicoli. Questo sta causando gravi disagi sulla viabilità.
Le Camere di Commercio di Trento e Bolzano hanno sollecitato deroghe e maggiore flessibilità per evitare danni economici all’autotrasporto, al commercio, al turismo e alle imprese a causa delle limitazioni alla circolazione.
Il presidente dell’Aja, Pierfrancesco Contarini, sottolinea l’importanza del ponte Lueg come principale collegamento al Brennero e quindi come via di accesso fondamentale alla costa veneta per i turisti austriaci e tedeschi. La situazione attuale, con lunghe code di veicoli, sta costringendo i clienti a lunghi tempi di viaggio. Contarini ha dichiarato di aver già segnalato il problema alla vice presidente del Veneto, Elisa De Berti, e cercherà di discuterne con il governatore Zaia durante l’inaugurazione della Fiera dell’Alto Adriatico.
Contarini propone soluzioni come la sospensione temporanea del divieto di circolazione notturna e accordi con le ferrovie per offrire alternative al trasporto su strada. Sottolinea l’importanza di intervenire a livello internazionale per salvaguardare l’economia del Veneto, particolarmente legata al turismo di lingua tedesca lungo la costa e ai laghi della regione.
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