Lamante e il regista Bassetto conquistano Milano con un videoclip che fa riflettere

Lamante e Bassetto trionfano ai Videoclip Italia Awards 2025 a Milano con un video potente e femminista. Successo per i giovani registi indipendenti.

19 maggio 2025 14:23
Lamante e il regista Bassetto conquistano Milano con un videoclip che fa riflettere -
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VICENZA (VI) – Si è tenuta a Milano, presso gli spazi di Base, la cerimonia di premiazione della quarta edizione dei Videoclip Italia Awards, per la prima volta ospitata nel capoluogo lombardo. L'evento è stato anticipato da due interessanti momenti di confronto sull'evoluzione dell'industria videomusicale, seguiti da sessioni di networking tra addetti ai lavori e giovani talenti.

Lamante e Bassetto trionfano con "Non chiamarmi bella"

Ad attirare l'attenzione della giuria internazionale è stata Lamante, cantautrice nata a Schio nel 1999, che ha saputo imporsi con un videoclip potente e carico di significati. Il brano "Non chiamarmi bella", diretto dal giovane regista Nicolò Bassetto di Treviso, ha ottenuto tre importanti riconoscimenti: miglior videoclip italiano, miglior videoclip nel genere alternativo e premio speciale assegnato dalla giuria studentesca composta da allievi di scuole e accademie di cinema.

Un video che, con toni ironici e decisi, si presenta come un autentico inno femminista, capace di sorprendere e stimolare riflessioni. La coppia veneta, già vincitrice nella scorsa edizione con "L'ultimo piano", conferma così la propria originalità artistica.

Indipendenti e giovani protagonisti dell'edizione 2025

Questa edizione ha premiato in modo marcato il cinema indipendente e le produzioni a basso costo, ma ricche di inventiva. Tra i vincitori spiccano anche Novze, I Hate My Village e The Frog, che hanno saputo sfruttare al meglio risorse limitate per realizzare opere visivamente potenti. Il videoclip "Larry" di The Frog, diretto dal regista veronese Federico Munari, ha conquistato il titolo di miglior videoclip low budget.

Un chiaro segnale che la creatività non ha bisogno di grandi mezzi per emergere, bensì di visione e passione. I giovani registi come Bassetto e Munari rappresentano una nuova generazione di artisti che riescono a farsi strada grazie a idee innovative e linguaggi contemporanei.

Borotalco frena, spazio a nuove firme

Dopo aver dominato le edizioni passate, la storica casa di produzione Borotalco, fondata dal padovano Matteo Stefani, si ferma quest'anno a "soli" quattro riconoscimenti. Un cambio di rotta significativo, che sancisce la fine di un'egemonia e apre la strada a nuove firme emergenti.

Le parole di Alessio Rosa

Alessio Rosa, vicentino e codirettore del festival insieme a Nicola Marceddu, ha voluto sottolineare l'importanza della varietà espressiva e del coraggio artistico: «L'affermazione di giovani autori, spesso alle prime esperienze professionali, è la prova che la nostra giuria sa riconoscere il talento senza lasciarsi influenzare da logiche di mercato, classifiche o curriculum. Ci rivediamo tra un anno!»

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