Venezia – La parte di Veneto in cui ricade Treviso ma anche l’area da San Donà a Jesolo fino a Portogruaro nonché nei Comuni dell’entroterra e dove non si vedono i canali Rai dovrebbe presto veder risolto il problema. In questi territori infatti la ricezione del canale 37 della Rai soffre “gravi disfunzioni” portate dalla deputata della Lega, Giorgia Andreuzza, all’attenzione del ministero delle Imprese e del Made in Italy che, dal canto suo, si è mosso dando “parere tecnico positivo temporaneo, nelle more del passaggio al DVB-T2, all’attivazione di un impianto operante nel Comune di Jesolo sul canale 30 in deroga al PNAF19”. Lo ha riferito, ieri in commissione, il sottosegretario Maura Bergamotto, spiegando che la Rai “ha confermato che l’impianto è stato attivato” e “questo dovrebbe segnare il superamento delle criticità evidenziate”.
Il ministero comunque assicura l’impegno dei suoi ispettori per intervenire, “su richiesta o a campione, per verificare la copertura del segnale”. Bergamotto ricorda anche che, “in merito alla piattaforma tecnologica satellitare la Rai utilizza la piattaforma gratuita Tivùsat e, con riguardo a quelle zone del territorio nazionale non raggiunte completamente dal digitale terrestre, deve fornire una smart card della stessa piattaforma, senza costi aggiuntivi agli utenti che siano titolati a farne richiesta. Si prevede che il passaggio alla tecnologia DVB-T2, ormai molto prossimo, previsto per i primi mesi del 2024 risolverà gran parte dei problemi di ricezione locale, di interferenza o disturbo del segnale televisivo”. Nel frattempo, come si legge nella risposta scritta agli atti della commissione Telecomunicazioni della Camera e visionata dalla ‘Dire’, “saranno adottate tutte le misure idonee a garantire la migliore e più diffusa fruizione del servizio da parte dell’utenza”.
Sentita la rassicurazione del sottosegretario, Andreuzza ha osservato che si è data una risposta “molto tecnica e che molto spesso gli utenti del servizio, che sono magari persone anziane, avrebbero invece bisogno di maggiore semplicità. Nel ricordare che non tutti dispongono di un’antenna satellitare”, la deputata leghista rileva poi che “l’utenza dovrebbe essere facilitata nella fruizione di quello che è a tutti gli effetti un diritto”.
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