La scorsa notte ignoti hanno tentato di rubare un bus in dotazione ad Atvo, che si trovava nel deposito dell’autostazione di Jesolo. Il mezzo è stato, poi, recuperato in centro ad Eraclea. Si tratta di un mezzo “Man”, utilizzato per il servizio extraurbano, del valore di 270mila euro, acquistato sei anni fa.
Cronologia e dettagli del furto
Il furto è avvenuto verso le 2.30 di questa notte. Si consideri che l’ultima corsa è alle 1.30 e la ripresa del servizio avviene alle 4. Da considerare, dunque, che chi ha agito conosceva perfettamente gli orari di servizio, ma anche i passaggi della guardia giurata. Così come si è rivelato un abile conoscitore dei mezzi di trasporto, nella fattispecie dei bus. I pullman, infatti, hanno particolari dispositivi e necessitano di precise manovre tecniche per potere essere aperti dall’esterno e poi accesi; così come il passaggio ai cancelli del terminal richiede una determinata conoscenza tecnica. Il ladro (o i ladri) aveva, dunque, non solo una certa conoscenza della materia, ma anche aveva studiato l’intervento in ogni suo passaggio.
Errori nella guida del bus rubato
Solo che, a ben vedere, non era certo un esperto nella guida di questi mezzi. Con il mezzo rubato (dotato di sistema satellitare e di altri dispositivi di controllo), è stata percorsa via Mameli, quindi via Roma fino a Jesolo Paese dove, nell’attraversamento del ponte sul Cavetta, ha sbandato una prima volta, strisciando la fiancata, quindi è giunto fino al ponte di Eraclea, a quanto pare a velocità sostenuta. Qui le manovre non si comprendono, se non con un errore di valutazione: ha proseguito dritto per via Fausta, quindi ha svoltato per una stradina secondaria, probabilmente per rientrare e dirigersi verso San Donà di Piave. Ha percorso via Roma, passando davanti all’ufficio postale. Giunto all’abitazione della Pasticceria Teso, ha sbandato una seconda volta ed è andato, con la fiancata destra, contro la struttura. A quel punto il malvivente è sceso ed è fuggito; il tutto verso le 3.
Intervento delle forze dell’ordine e danni
Scattato l’allarme, sul posto si sono portati i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, oltre ai dirigenti di Atvo. Il mezzo è stato portato nell’officina Atvo di San Donà di Piave e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. I danni sono di circa 20mila euro. Appena terminata l’inchiesta potrà essere ripristinata la fiancata e riportato in servizio.
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