Falciato da un'auto mentre tornava in bici: a papà Franco mancavano pochi metri per arrivare a casa

Francesco Gaudioso travolto e ucciso a Jesolo mentre tornava dal lavoro in bicicletta. Stava per rientrare a casa. Inutili i soccorsi.

09 luglio 2025 11:06
Falciato da un'auto mentre tornava in bici: a papà Franco mancavano pochi metri per arrivare a casa -
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JESOLO (VE) – Stava rientrando a casa dopo il turno serale di lavoro quando è stato travolto da un’auto lungo via Cristoforo Colombo, nella zona di Cortellazzo. La vittima è Francesco Gaudioso, 53 anni, cuoco molto conosciuto in città. L’incidente è avvenuto attorno alle 22.00 di lunedì 7 luglio. L’uomo era in bicicletta e mancavano solo pochi metri alla sua abitazione.

La Volkswagen T-Roc che lo ha investito lo ha sbalzato nel canale Cavetta: per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Il conducente del veicolo, un giovane di Jesolo, si è fermato per lanciare l’allarme, ma i soccorsi, nonostante la rapidità, non hanno potuto salvare l’uomo.

Le operazioni di soccorso e i rilievi

Sul luogo dell’impatto sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco, che hanno recuperato il corpo dall’acqua, e il Suem 118, che ha constatato il decesso. Gli Agenti della Polizia hanno sequestrato l’auto e la bicicletta, avviando i rilievi per chiarire la dinamica dello schianto, resi complessi dalla scarsa visibilità e dal maltempo.

Secondo le prime ipotesi, l’elevata velocità del veicolo potrebbe aver avuto un ruolo determinante. Il tratto di strada, rettilineo e spesso percorso con troppa disinvoltura, è ora sotto l’attenzione della Procura di Venezia, dove è stato aperto un fascicolo.

Chi era Francesco Gaudioso

Originario della Calabria, ma residente a Jesolo da anni, Francesco, per tutti Franco, Gaudioso lavorava come chef all’hotel Germania, in via Olanda. Era padre di due figli: uno già entrato nel corpo di Polizia Locale, l’altro ancora studente. La moglie, Sonia Roma, è impiegata nel settore alberghiero.

Francesco era molto stimato nell’ambiente lavorativo e tra gli amici, descritto come un uomo dal cuore grande, sempre pronto ad aiutare, appassionato di politica e profondamente legato alla famiglia. I suoi colleghi lo ricordano per la generosità e la tenacia, mentre chi lo conosceva ne elogia la gentilezza e l’umiltà.

Comunità in lutto per una perdita improvvisa

Il dramma ha scosso profondamente la comunità jesolana. Tantissimi i messaggi di cordoglio giunti anche dal mondo istituzionale. A sottolineare l’impatto umano della tragedia sono le parole di amici e conoscenti, che lo ricordano come un esempio di dedizione, sia nella vita professionale che in quella privata.

La Polizia Locale ha effettuato tutti i controlli sul conducente del veicolo. In attesa dei risultati, l’attenzione degli inquirenti si concentra ora sulla velocità al momento dell’urto e sulla possibilità che l’autista non sia riuscito a evitare l’impatto proprio per l’eccesso di velocità.

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