L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia e sta aprendo nuovi orizzonti in ogni settore. Una sfida cruciale che fa sorgere importanti questioni che riguardano la privacy e la sicurezza dei dati e che rende urgente la necessità di regolamentare questo strumento per garantirne un utilizzo responsabile, etico e sicuro, e favorire decisioni consapevoli sulla direzione da prendere per promuovere l’inclusione e l’equità.
Questi i temi al centro dell’incontro dal titolo “Techumanity. L’intelligenza artificiale tra etica, sicurezza e governance”, organizzato dall’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova in collaborazione con l’Associazione degli Amici dell’Università di Padova, che si terrà martedì 20 giugno alle ore 18.00 nell’Aula Nievo di Palazzo Bo. L’appuntamento si aprirà con il saluto introduttivo di Andrea Zanella, Prorettore con delega alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione dell’Università degli Studi di Padova. Fulcro dell’evento una conversazione tra Federico Faggin, celebre alumnus patavino, Consigliere dell’Associazione Alumni UniPd e autore del libro “Irriducibile” (Mondadori), e Massimo Gaggi, giornalista editorialista del Corriere della Sera e coautore del libro “Profeti, Oligarchi e Spie” (Feltrinelli). Modera l’incontro Luca Barbieri, giornalista e co-founder di Blum Srl. In chiusura l’intervento di Stefano Quintarelli, General Partner del Fondo Rialto e coautore del libro “Internet fatta a pezzi: Sovranità digitale, nazionalismi e big tech” (Bollati Boringhieri), con l’intervento “Signori di Internet, Signori del mondo”. Prima dell’incontro si riunirà l’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Associazione Alumni UniPd per discutere del Bilancio 2022 e dello stato di avanzamento di attività e iniziative.
«Questo appuntamento riunisce alcune personalità di grande rilievo legate al mondo della scienza e dell’imprenditoria, capaci di stimolare una discussione di alto livello sulle sfide etiche che la rivoluzione tecnologica e digitale ci porrà nei prossimi anni» dichiara Gianni Dal Pozzo, presidente dell’Associazione Alumni dell’Università di Padova. «Ringrazio soprattutto il nostro alumnus e Consigliere Federico Faggin, sempre presente a sostegno delle iniziative della nostra associazione e più in generale del nostro Ateneo. Una figura di caratura internazionale che nei suoi interventi pubblici sa sempre come ispirare le giovani generazioni e proporre prospettive inedite su grandi temi che riguardano il presente e il futuro».
Techumanity: i protagonisti dell’incontro
Nato a Vicenza, Federico Faggin si è laureato con lode all’Università di Padova in Fisica (1965) e nel 1968 si è trasferito in California dove tutt’ora vive. Attraverso molteplici startup che ha fondato e diretto, Faggin ha dato vita a un gran numero di prodotti e tecnologie all’avanguardia fin dai 19 anni. Ha progettato il primo microprocessore al mondo, l’Intel 4004 (1971), per poi sviluppare la metodologia di progettazione e dirigere la progettazione stessa di tutti i primi microprocessori Intel. Faggin ha fondato e diretto Cygnet Technologies Inc. (1982), Synaptics Inc. (1986) ed è stato CEO di Foveon Inc. (2003-2008), sviluppatore di sensori di immagine avanzati e fotocamere digitali per dispositivi mobili. È attualmente presidente della Fondazione Federico ed Elvia Faggin, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata allo studio scientifico della coscienza.
Massimo Gaggi è editorialista del Corriere della Sera, giornale del quale è stato anche vicedirettore, inviato e corrispondente dagli Stati Uniti. Vive a New York, da dove segue le vicende politiche ed economiche e le rivoluzioni tecnologiche dell’America. E’ autore di numerosi saggi, da La fine del ceto medio e la nascita della società low cost (Einaudi 2006 con Edoardo Narduzzi) a L’ultima notizia (Rizzoli 2010 con Marco Bardazzi) sulla trasformazione del giornalismo nell’era digitale, a quelli più recenti pubblicati da Laterza e Solferino: Homo Premium (2018) su tecnologia e diseguaglianze, Crack America (2020) e La scommessa Biden (2022). Profeti, oligarchi e spie sull’impatto dell’intelligenza artificiale su democrazia e società nell’era del capitalismo digitale – un libro scritto con Franco Bernabè – è stato pubblicato da Feltrinelli nel 2023.
Stefano Quintarelli è informatico, imprenditore seriale ed ex professore di sistemi informativi, servizi di rete e sicurezza. Fondatore di I.NET, il primo ISP italiano e il primo unicorno italiano di Internet, è stato deputato nella XVII legislatura, membro del Gruppo di esperti di alto livello sull’intelligenza artificiale della Commissione Europea e presidente del Comitato di indirizzo dell’Agenzia per l’Italia Digitale. È stato inoltre fondatore dell’Intergruppo Parlamentare per l’Innovazione Tecnologica, autore della riforma del Codice dell’Amministrazione Digitale e ideatore del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).
Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova
L’Associazione Alumni dell’Università degli Studi di Padova nasce nel 2015 per volontà del Socio Fondatore, l’Università di Padova e del Socio Fondatore sostenitore, l’Associazione Amici dell’Università di Padova, con l’obiettivo di riunire e mantenere viva nel tempo la relazione fra il glorioso Ateneo patavino e tutti coloro che hanno lavorato o compiuto i loro studi – in toto o in parte – all’Università di Padova. Possono aderire all’Associazione i laureati di ogni ordine e grado, ma anche coloro che si sono diplomati, specializzati, perfezionati, dottorati in una delle Scuole dell’Università di Padova e i docenti, ricercatori e dipendenti dell’Ateneo. Ad oggi la community di Alumni nel mondo è stimata in 400mila persone, mentre l’associazione può contare su oltre 48mila iscritti al proprio portale web, dove sono presenti oltre 300 storie e interviste ad Alumni e Alumnae dal mondo.
Per tutte le informazioni sull’associazione: https://www.alumniunipd.it/
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