Il Soccorso Alpino Veneto conclude un lungo percorso di successo
TRIESTE – Il presidente uscente del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti dopo tredici anni di impegno. La struttura oggi è moderna, efficiente e integrata con le istituzioni locali, con bilanci positivi e una visione regionale consolidata.
L’avventura del Soccorso Alpino è iniziata nel 2011 con la tragedia dell’incidente del Pelmo, che ha portato a una profonda trasformazione dell’organizzazione. L’associazione, divisa in tre realtà geografiche, ha dovuto superare divisioni amministrative per crescere unitariamente e diventare una realtà rispettata a livello regionale.
La riforma delle normative sulla sicurezza sul lavoro del 2011 ha portato a un cambiamento significativo nell’organizzazione e nella gestione delle attività operative e formative del Soccorso Alpino. Questo ha permesso al Soccorso Alpino di diventare il punto di riferimento per il soccorso in montagna, collaborando strettamente con la Regione e le Ulss locali.
Durante gli anni del Covid, il Soccorso Alpino ha affrontato il maggior numero di soccorsi mai registrato, mantenendo la qualità del servizio nonostante le sfide della pandemia. La collaborazione con la Scuola Medica Regionale è stata fondamentale per aggiornare i protocolli di sicurezza e i DPI per i soccorritori.
Il presidente uscente ha sottolineato l’importanza di mantenere il Soccorso Alpino come un’associazione di volontari, impegnata a prestare il servizio gratuitamente. Ha ringraziato i soccorritori, le famiglie, i Delegati, i Capistazione, i Vice e gli Istruttori per il contributo al successo dell’associazione.
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