I Sindaci del Litorale Veneto analizzano gli scenari futuri post pandemia o lunga convivenza con il covid19

È tempo di pianificare il futuro per i sindaci aderentialla Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, che guardano avanti perprepararsi nel migliore dei modi al periodo post pandemia o addirittura a...

04 dicembre 2021 13:39
I Sindaci del Litorale Veneto analizzano gli scenari futuri post pandemia o lunga convivenza con il covid19 -
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È tempo di pianificare il futuro per i sindaci aderenti
alla Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto, che guardano avanti per
prepararsi nel migliore dei modi al periodo post pandemia o addirittura a un
periodo di lunga convivenza con il covid19.

Sebbene la stagione estiva 2021 sia andata oltre le
aspettative, infatti, il futuro non è per niente certo.

Per tale motivo, già un anno fa, i primi cittadini hanno
commissionato un dossier utile ad analizzare la situazione passata e presente
dei territori litoranei, in modo da uscire da questa fase di incertezza
prolungata con una pianificazione strategica tale da consolidare e rafforzare
le loro posizioni sul mercato nazionale e internazionale.

“I COMUNI DELLA COSTA VENETA - Società, economia locale,
pianificazione strategica” è il titolo del dossier redatto dal gruppo di lavoro
di Tolomeo guidato dal professor Paolo Feltrin, che ieri è stato presentato nei
primi comuni, alla presenza delle associazioni di categoria, degli operatori
turistici e altri soggetti istituzionali.

La giornata di ieri ha visto quindi il pool composto
dalla presidente della Conferenza e sindaco di Cavallino-Treporti avv. Roberta
Nesto, il docente di Scienza dell'amministrazione e Analisi delle politiche
pubbliche all'Università di Trieste Paolo Feltrin, e i primi cittadini
ospitanti, presentare il documento agli interessati di Rosolina, Porto Viro,
Porto Tolle e Caorle. Si continuerà poi nei prossimi giorni con Bibione,
Chioggia, Jesolo, Eraclea e Cavallino-Treporti.

«Ancora in epoca covid ci siamo interrogati su come
sarebbe cambiata la situazione dopo la pandemia, e oggi, anche se non ne siamo
ancora fuori, cominciamo a fare delle analisi e delle riflessioni per
verificare se le nostre strategie possono essere quelle giuste, anche e
soprattutto a seguito del confronto e del dialogo tra il pubblico e il privato
– spiega l’avv. Roberta Nesto, Presidente della Conferenza dei Sindaci del
Litorale Veneto e Sindaco di Cavallino-Treporti –.

Ci sono delle criticità che sono comuni per la costa
veneta e che sono sempre state affrontate con disomogeneità, senza una regia,
ma soprattutto senza risorse.Oggi abbiamo una grande opportunità sotto vari
aspetti e deve essere sfruttata bene.

Dobbiamo investire nel migliore dei modi i fondi che
arriveranno dalla comunità europea, in modo da lasciare anche alle prossime
generazioni delle soluzioni e non più delle criticità che riguardano i grandi
temi del lavoro, dell’ambiente e delle infrastrutture. Tutti quegli aspetti che
il singolo non può affrontare da solo, ma che insieme, pubblico e privato,
relazionandosi con gli enti nelle dovute maniere, possono trovare delle
soluzioni».

Un dossier, dunque,utile ad analizzare tutte le possibili
linee di intervento per determinare un miglioramento dei livelli di
competitività e attrattività dell'area litoranea, agganciando ogni progetto o
proposta di intervento a ciò che esplicitamente prevede il Pnrr.

«Anche se negli ultimi anni le cose sono andate tutto
sommato bene, non ci si può adagiare sugli allori – commenta il professor Paolo
Feltrin –. Bisogna comunque provare a trovare le criticità per guardare avanti
a uno sviluppo migliore.

In questo momento, le criticità principali, comuni alle
amministrazioni costiere riguardano l’accessibilità ai territori. A Livello
infrastrutturale, per esempio, l’Emilia Romagna ha investito su questo tema ed
ha aumentato le presenze del 7,5% in 10 anni. Al contrario, il Veneto è rimasto
fermo e ha pagato una perdita dell’1,9% in termini di presenze nello stesso
periodo. Altro problema è l’”intasamento” di strade e città prodotto dai veicoli.
Ecco che anche la componente ambientale giocherà un ruolo fondamentale per il
futuro.

Queste sono due sfide, immediate, e che intercettano il
PNRR.

Altro punto su cui vale la pena riflettere, infine, è
come cambierà la domanda del turismo una volta che il covid potrebbe durare di
più i quanto ci si aspetti.

Anche questo èun tema su cui si è lavorato e si lavorerà
nei prossimi mesi, per creare pacchetti di offerta coerenti con le nuove
domande del turismo covid-oriented».

«Si tratta di un’analisi importante dello sviluppo che
negli anni il territorio ha avuto, delle criticità e soprattutto delle
opportunità che può avere in termini di sviluppo – ha concluso il sindaco di
Caorle Marco Sarto –. È un’occasione importante quella dei fondi del PNRR, di
poter lavorare insieme per poter sviluppare un territorio, già importante di
per sé in termini di offerta turistica, sotto il profilo delle infrastrutture, della
sanità di prossimità e di tutti quei servizi che ormai il turismo
internazionale chiede e che il nostro territorio può offrire».

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