Scandalo a Alano di Piave: anziani maltrattati in struttura privata
ALANO DI PIAVE (BELLUNO) – Un’indagine ha portato alla luce gravi maltrattamenti all’interno di una struttura privata situata ad Alano di Piave, nel comune di Setteville. Gli ospiti, anziani non autosufficienti, sarebbero stati vittime di violenze fisiche documentate da riprese video effettuate di nascosto. Oltre alle aggressioni, alcuni operatori avrebbero somministrato farmaci senza le qualifiche necessarie, con dosaggi non controllati e potenzialmente dannosi.
Nove persone sotto inchiesta per maltrattamenti su anziani
L’inchiesta della Procura di Belluno ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nove persone, tra cui il legale rappresentante della struttura e diversi operatori. Le accuse vanno dai maltrattamenti aggravati all’esercizio abusivo della professione sanitaria. Secondo l’accusa, chi avrebbe dovuto vigilare sulla gestione della casa di soggiorno non avrebbe garantito il rispetto delle norme, permettendo agli operatori di somministrare farmaci senza autorizzazione.
Indagini e immagini scioccanti: maltrattamenti documentati
L’inchiesta ha avuto origine da una segnalazione interna, che ha spinto i carabinieri della Compagnia di Feltre a installare telecamere nascoste all’interno della struttura. Le immagini hanno mostrato colpi, pizzicotti e scrollate violente inflitte agli ospiti, incapaci di difendersi. Alcuni operatori avrebbero inoltre somministrato farmaci senza competenze mediche, con dosaggi eccessivi e rischiosi per la salute degli anziani.
Processo in vista per gli imputati: possibile patteggiamento
Il caso, che risale al maggio 2023, è emerso pubblicamente solo il 25 febbraio 2025, quando davanti al tribunale si sono presentati numerosi avvocati. Quattro imputati avrebbero chiesto il patteggiamento, mentre altri quattro potrebbero affrontare il dibattimento. Un altro indagato ha scelto il rito abbreviato, che prevede una riduzione della pena in caso di condanna.
Struttura irregolare: anziani trasferiti e chiusura dell’istituto
L’istituto non era una casa di riposo a norma, ma una struttura di soggiorno per anziani priva delle autorizzazioni necessarie per l’assistenza sanitaria. Dopo la scoperta delle irregolarità, i 36 ospiti sono stati trasferiti in centri adeguati, mentre alcuni di loro, purtroppo, sono deceduti prima che la vicenda emergesse.
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