Affronta i ladri in casa della madre: campione di bodybuilder picchiato a sangue con un carillon

Trevignano, bodybuilder aggredito dai ladri mentre difende la madre: indagini dei Carabinieri, refurtiva parzialmente recuperata.

24 luglio 2025 08:26
Affronta i ladri in casa della madre: campione di bodybuilder picchiato a sangue con un carillon -
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TREVIGNANO (TV) Notte di paura in via Palladio a Musano, dove un tentativo di furto in abitazione si è trasformato in una violenta aggressione ai danni di Roberto Colusso, noto campione di bodybuilding e personal trainer. L’uomo è intervenuto per difendere la madre dopo essersi accorto della presenza di due ladri nell’abitazione, venendo colpito ripetutamente durante la colluttazione.

Il blitz dei ladri e la reazione del figlio

I malviventi sono entrati in casa attraverso una finestra della camera da letto, barricandosi poi all’interno per agire indisturbati. Hanno rovistato tra i cassetti e riempito una federa con gioielli, bigiotteria e oggetti di valore affettivo, tra cui due anelli e un orologio appartenuto al marito defunto della proprietaria. Sentiti i rumori, la donna ha chiesto aiuto e il figlio, che vive accanto, è subito accorso. Colusso è riuscito a bloccare uno dei ladri nel cortile, ma è stato aggredito alle spalle dal secondo, che lo ha colpito violentemente con un carillon, causandogli ferite profonde alla testa e alla schiena.

Carabinieri e soccorsi in azione

La madre, sotto shock, ha immediatamente allertato le Forze dell’Ordine. Sul posto è intervenuta una pattuglia del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Montebelluna, ma i ladri si erano già dati alla fuga. Durante la fuga, i malviventi hanno abbandonato parte della refurtiva in una federa ritrovata poi da un residente e riconsegnata ai proprietari dai Carabinieri. Restano ancora dispersi alcuni oggetti, tra cui gioielli dal valore soprattutto affettivo.

Indagini in corso e allerta nel quartiere

Secondo le indagini degli inquirenti, la banda avrebbe pianificato il colpo studiando le abitudini della famiglia e scegliendo un punto d’accesso nascosto. Entrambi i ladri, che agivano con il volto coperto da passamontagna e parlavano italiano con accento straniero, sarebbero fuggiti con l’aiuto di un complice a bordo di un’auto.

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