Jessica e l’orrore rivelato dall’autopsia: “27 coltellate”. La sorella: “Lui le sbatteva la testa sul marmo”

Autopsia conferma 27 coltellate per uccidere Jessica Stappazzollo a Castelnuovo del Garda. La sorella ricorda le violenze pregresse.

31 ottobre 2025 17:49
Jessica e l’orrore rivelato dall’autopsia: “27 coltellate”. La sorella: “Lui le sbatteva la testa sul marmo” - Jessica Stappazzollo
Jessica Stappazzollo
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CASTELNUOVO DEL GARDA (VERONA) – L’autopsia su Jessica Stappazzollo Custodio de Lima, 33 anni, uccisa dal suo ex compagno, ha confermato la violenza estrema dell’aggressione. La donna è stata colpita 27 volte con un coltello, quattro fendenti al torace, due dei quali hanno raggiunto il cuore, causando la morte per shock emorragico.

Scoperta del corpo e primo intervento

La notte del 28 ottobre, l'ex compagno contattò i Carabinieri manifestando propositi suicidari. Giunti sul posto, i militari trovarono Jessica senza vita nell’abitazione dell’uomo a Castelnuovo del Garda. Il coltello utilizzato nell’aggressione è stato rinvenuto all’interno dell’auto dell’indagato, fermato successivamente e trasferito al carcere di Montorio, a Verona. Leggi qui: Uccide la ex a coltellate, le accuse agghiaccianti sull'uomo

Contesto di violenze pregresse

La sorella di Jessica, Laiza, ha ricordato come la vittima avesse subito ripetute aggressioni senza denunciare per paura dell’ex compagno. Laiza ha raccontato episodi in cui entrambe erano finite in ospedale e ha sottolineato le difficoltà di Jessica a sottrarsi alla spirale di violenza. «Dal momento in cui io sono scappata lui ha messo mia sorella dentro il bagno e ha iniziato a picchiarla e a sbatterle la testa contro il marmo. Questo è quello che mi ha detto lei dopo che siamo finite in ospedale tutte e due quella sera. Non voleva parlarne, alla fine ne ha parlato con me ma non è servito a tanto perché alla fine non ha fatto denuncia nemmeno quel giorno per paura di quello che poteva capitare dopo», ha raccontato Laiza a Mediaset “Dentro la notizia”. «Lei non ha fatto denuncia perché aveva paura di lui. Io ho fatto denuncia e l'ho fatta anche per lei».

Misure di protezione e braccialetto elettronico

L'uomo era sottoposto a divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, che avrebbe rimosso prima dell’incontro con l’ex compagna. Le verifiche sugli eventi precedenti all’aggressione sono parte integrante delle indagini della Procura di Verona.

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