Emergenza fitosanitaria in Veneto, rilevati tre focolai di scarabeo giapponese: allarme tra Treviso e Verona
Lotta agli insetti nocivi in Veneto: avviate le operazioni per contrastare la Popillia japonica dopo la Anoplophora glabripennis.


TREVISO – VERONA - Il Veneto si trova ad affrontare una nuova emergenza fitosanitaria con la scoperta di tre focolai di Popillia japonica, comunemente noto come scarabeo giapponese, nelle province di Treviso e Verona. Questa specie rappresenta una minaccia significativa per l’agricoltura locale, dato il suo impatto negativo su numerose colture.
Oltre alla presenza dello scarabeo giapponese, nelle scorse settimane è stato rilevato anche un focolaio di Anoplophora glabripennis nella provincia di Vicenza, un altro insetto dannoso che richiede attenzione immediata. Anche in questo caso, la diagnosi è in fase di conferma da parte del laboratorio nazionale.
Questi episodi hanno portato a un significativo aumento delle risorse destinate al controllo fitosanitario, con una maggiore intensificazione dei controlli nei vivai e sul territorio per prevenire la diffusione di questi parassiti.
Il Veneto potenzia il Servizio Fitosanitario Regionale
L’Assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, ha sottolineato come fenomeni che un tempo erano considerati sporadici siano ormai situazioni ricorrenti per il Veneto. Per questo motivo, la Regione ha deciso di potenziare il Servizio Fitosanitario Regionale, destinando maggiori risorse economiche e creando una sezione specializzata per la gestione delle emergenze fitosanitarie. Tale struttura garantirà un presidio tecnico-scientifico costante, fondamentale per intervenire tempestivamente e in modo mirato sul territorio.
Attività di informazione e sensibilizzazione
Nel rispetto delle normative europee vigenti, le operazioni di eradicazione dei focolai sono già state avviate. Parallelamente, la Regione sta organizzando una serie di incontri di sensibilizzazione rivolti a vivaisti, operatori del settore agricolo e cittadini, per aumentare la consapevolezza sull’importanza del monitoraggio e delle misure di prevenzione. La collaborazione tra istituzioni, operatori e comunità è essenziale per contenere la diffusione di questi organismi nocivi, che potrebbero compromettere gravemente il comparto agricolo veneto.