Uccisa a 44 anni con tre spari davanti al figlio. La lite e il passato della donna: cosa è successo.

Dolores Dori, 44 anni, muore dopo essere stata colpita da tre colpi di arma da fuoco a Desenzano. Indagini in corso sui movimenti dell’auto e del campo nomadi.

04 ottobre 2025 11:54
Uccisa a 44 anni con tre spari davanti al figlio. La lite e il passato della donna: cosa è successo. -
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VENEZIA - DESENZANO DEL GARDA – Tragedia davanti al Pronto Soccorso di Desenzano, dove Dolores Dori, 44 anni, di origini Sinti e residente in un campo nomadi di Venezia, è giunta in condizioni critiche con tre ferite da arma da fuoco all’addome e a una gamba (Leggi qui l'articolo: Scaricata davanti all'ospedale ferita da tre proiettili), trasportata da un’auto con targa falsa. Nonostante l’intervento chirurgico, la donna è deceduta in sala operatoria.

Il luogo e la dinamica dell’aggressione

Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, la donna sarebbe stata vittima di una lite degenerata in violenza all’interno del campo nomadi di Lonato del Garda, da dove è stata caricata su un’Alfa Romeo Stelvio e scaricata davanti all’ospedale. L’auto, con targa contraffatta, mostrava un solo uomo al volante, probabilmente il marito.

Indagini e rilievi sul territorio

Le indagini sono condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia. I controlli si concentrano sui sistemi di videosorveglianza dell’ospedale e dell’accampamento per ricostruire i movimenti dell’auto e dei possibili testimoni. Tra questi, secondo gli inquirenti, ci sarebbe il figlio sedicenne della vittima.

Il contesto familiare e sociale

Dolores Dori aveva precedenti per furti e raggiri, mentre il fratello è un pentito inserito in un programma di collaborazione con la giustizia in Toscana, ma secondo gli inquirenti questo elemento non sarebbe collegato all’omicidio. La lite che ha portato alla tragedia sembrerebbe riguardare tensioni familiari legate a un matrimonio combinato della figlia della vittima.

Il corpo e le procedure giudiziarie

Il corpo di Dolores Dori è ora a disposizione della magistratura bresciana, che ha già disposto l’autopsia. Le indagini proseguono per chiarire chi abbia materialmente esploso i colpi e ricostruire la dinamica completa dell’accaduto.

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