Dazi Usa al 15%: rischio perdite per oltre 200milioni per le Piccole e Medie Imprese della Marca
Dazi USA al 15%: rischio perdite per oltre 200 milioni di euro sulle PMI di Treviso. CNA chiede misure urgenti per l’export.


TREVISO – Oltre 200 milioni di euro: è questa la stima delle perdite potenziali per le PMI (Piccole e Medie Imprese) trevigiane a seguito dell’introduzione dei nuovi dazi USA al 15% su una selezione di prodotti europei. L’intesa tra Stati Uniti e Commissione Europea, appena raggiunta, è giudicata poco vantaggiosa per il sistema produttivo locale, già messo alla prova dal recente rafforzamento dell’euro sul dollaro.
Le esportazioni trevigiane verso gli Stati Uniti
Le esportazioni dirette dal territorio di Treviso verso il mercato statunitense valgono 1,3 miliardi di euro l’anno, circa l’8,5% del totale export provinciale. Solo nel primo trimestre 2025 il flusso commerciale ha superato i 308 milioni di euro. Settori trainanti sono bevande (vino e Prosecco DOC, 310 milioni), macchinari industriali (250 milioni), mobili (175 milioni), seguiti da articoli sportivi ed elettrodomestici (ognuno intorno agli 80 milioni).
Un impatto concreto sulle imprese
L’innalzamento delle barriere commerciali imposte dagli USA rischia di colpire in modo sproporzionato le micro e piccole imprese del territorio. Il nuovo dazio potrebbe rappresentare per le aziende trevigiane un impatto diretto superiore ai 200 milioni di euro, minando la competitività delle eccellenze locali sui mercati internazionali e portando incertezza sia nel settore della meccanica che in quello della moda.
Le richieste di CNA e la situazione nazionale
La CNA territoriale di Treviso chiede la riattivazione immediata del tavolo sull’internazionalizzazione e misure di sostegno alle aziende penalizzate. Restano in sospeso le certezze sull’effettiva attivazione dello “scudo” anti-dazi del Governo, che prevede 25 miliardi di euro tra fondi PNRR e fondo di coesione. Una soluzione indispensabile per fronteggiare un accordo ritenuto penalizzante, che rischia di danneggiare tanto le imprese italiane quanto quelle americane.