TREVISO – Una baby gang ha minacciato e in seguito ferito un coetaneo alle 13:00 di venerdì, nella galleria che collega il piazzale dell’autostazione a via Roma. In mezzo a centinaia di studenti, tre giovani approssimativamente tra i 16 e i 17 anni hanno circondato la vittima, chiedendogli di consegnare il telefono cellulare e le cuffiette che stava utilizzando. La richiesta è stata seguita da violenza fisica: la vittima è stata aggredita e, secondo alcune testimonianze, ferita alla mano con un coltello. Non contenti, i rapinatori hanno anche strappato una collana che il ragazzo indossava. La versione dei fatti è attualmente sotto indagine da parte della polizia, che ha ascoltato la testimonianza della vittima e di alcuni spettatori presenti.
La serie di episodi
Questa aggressione è solo l’ultima di una serie di episodi simili che coinvolgono gruppi di bulli minorenni. La comunità locale è preoccupata dal fenomeno, soprattutto perché gli attacchi avvengono spesso in luoghi affollati e in pieno giorno, come nel caso dell’autostazione di Castelfranco e nei pressi del Riccati. Le vittime sono spesso ragazzi indifesi e spaventati, mentre gli aggressori agiscono in gruppo per picchiare e derubare. La polizia locale sta indagando su questi episodi e la comunità chiede interventi più incisivi per contrastare il fenomeno del bullismo giovanile.
Le reazioni e le proposte
Le reazioni della comunità non si fanno attendere: alcuni suggeriscono l’installazione di controlli fissi all’uscita delle scuole come deterrente, mentre altri esprimono la speranza che episodi del genere non si ripetano più a Treviso. Intanto, le autorità locali continuano a monitorare la situazione e ad adottare misure per prevenire e contrastare il bullismo e le devianze giovanili.
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