Convegno ANTI 2025: fiscalità e sviluppo al centro del confronto tra imprese, governo e accademia

Convegno ANTI 2025: a Padova tributaristi, imprese e governo a confronto su fiscalità, sviluppo, incentivi e riforme per la crescita economica.

20 settembre 2025 14:00
Convegno ANTI 2025: fiscalità e sviluppo al centro del confronto tra imprese, governo e accademia -
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PADOVA – La fiscalità come leva di sviluppo: è stato questo il filo conduttore del Convegno ANTI 2025 – “Fisco e sviluppo. Le sfide delle imprese tra crescita economica e innovazione”, organizzato dall’Associazione Nazionale Tributaristi Italiani e divenuto un appuntamento di riferimento per accademici, imprenditori e istituzioni.

Un ponte tra imprese, accademia e governo

La spesa pubblica esiste se l’economia funziona, e le imprese crescono solo se non sono strangolate da una leva fiscale adeguata” ha spiegato Tiziana Pradolini, presidente della Sezione Veneto e vicepresidente nazionale ANTI, sottolineando il ruolo dell’associazione come interlocutore tra imprese e governo.

I contributi accademici

Ad aprire i lavori i professori Roberto Antonietti e Antonio Parbonetti dell’Università di Padova. Antonietti ha posto l’accento su innovazione, internazionalizzazione ed ecosistemi imprenditoriali, mentre Parbonetti ha allargato lo sguardo a temi globali come denatalità e intelligenza artificiale, con un focus sulle PMI italiane.

Le best practices venete

Imprese come Zeta Srl, Molino Rossetto Livio Srl, Unicka Srl e Carel Industries SpA hanno raccontato le proprie esperienze, evidenziando difficoltà quotidiane, esigenze di semplificazione fiscale e la necessità di incentivi mirati per innovazione e sostenibilità.

  • Ilaria Fabiola Tabone (Molino Rossetto) ha rimarcato gli sforzi per adeguarsi alle nuove richieste del mercato, tra packaging green e tecnologie avanzate.

  • Silvia Busolin (Unicka Srl) ha denunciato lo squilibrio competitivo con i mercati internazionali, dove le normative sono meno stringenti.

Il punto di vista del governo

Il sottosegretario Massimo Bitonci ha illustrato le strategie in atto: razionalizzazione dei 2.000 sistemi incentivanti, integrazione tra Industria 4.0 e 5.0, accesso al credito per le PMI attraverso i confidi e una nuova legge sulle imprese con strumenti come il microcredito.

Politiche fiscali e prospettive future

Il professor Paolo Gubitta ha evidenziato l’importanza delle filiere come motore di sviluppo e dei passaggi generazionali, proponendo incentivi per favorire equilibrio di genere nei CDA e la trasmissione delle quote d’impresa anche ai dipendenti.

Nel pomeriggio, il focus si è spostato sugli strumenti fiscali e agevolativi:

  • Andrea Vavolo (CGIA Mestre) ha presentato i dati su oltre 2.700 agevolazioni censite nel 2023, con effetti positivi per Industria 4.0 e più controversi per il Superbonus.

  • Cesare Dosi (Univ. di Padova) ha invitato a un nuovo ruolo dell’intervento pubblico per accompagnare la transizione ecologica e digitale.

  • Antonio Felice Uricchio (Univ. di Bari) ha illustrato i lavori della commissione ministeriale sulle tax expenditures.

  • Pietro Selicato (La Sapienza) ha richiamato l’apporto di ANTI nei tavoli ministeriali per una riforma tributaria flessibile e mirata.

Omaggio a Francesco Moschetti

Durante il convegno è stato presentato in anteprima il volume “Liber Amicorum. L’Associazione Nazionale Tributaristi italiani per Francesco Moschetti”, dedicato allo storico docente di diritto tributario dell’Università di Padova.

Le conclusioni

Il presidente nazionale Gaetano Ragucci ha ribadito come l’appuntamento di settembre sia il momento in cui prende avvio il dibattito sulla leva fiscale in vista della legge di bilancio. “ANTI è il raccordo tra realtà economica e disciplina tributaria, capace di trasformare il confronto tra accademici, economisti e imprese in proposte concrete per il legislatore”.

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