Operai in nero e mancanza di sicurezza sul lavoro: sospese cinque aziende nel trevigiano
Treviso, controlli intensificati dei Carabinieri NIL in provincia di Treviso: scoperti lavoratori in nero e violazioni della sicurezza, con 5 aziende sospese e multe per 150.000 euro.
TREVISO - Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), con il supporto dell’Arma Territoriale, hanno intensificato le verifiche sul rispetto delle normative riguardanti l’occupazione regolare e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le ispezioni hanno interessato principalmente il settore edile e gli esercizi pubblici, coinvolgendo diverse imprese selezionate anche tramite attività info-operative con le stazioni Carabinieri locali.
Lavoratori in nero e sospensione delle attività
Durante i controlli, sono stati scoperti 3 lavoratori irregolari impiegati “in nero” e sono state sospese complessivamente 5 aziende per violazioni della sicurezza sul lavoro. Tra i casi più rilevanti, un’azienda di un cantiere edile a Istrana (TV) è stata fermata per aver fatto lavorare operai in quota senza dispositivi di protezione adeguati contro il rischio di caduta. Altre due aziende sono state sospese per utilizzo di ponteggi non conformi nei comuni di Tarzo e Casale sul Sile.
In un ulteriore cantiere a Casale sul Sile, è stato individuato un lavoratore extracomunitario non assunto regolarmente, senza copertura assicurativa. Altri due lavoratori “in nero” di origine extracomunitaria sono stati trovati a Riese Pio X impegnati in lavori di posa cappotto. Anche in questi casi le attività sono state sospese.
Violazioni nelle aziende ispezionate
I controlli si sono estesi a Zero Branco, Vittorio Veneto, Paese e Ormelle, evidenziando la mancata osservanza delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro in 13 aziende. Tra le infrazioni più comuni: l’omessa formazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, la carenza di sorveglianza sanitaria e l’assenza di adeguata formazione per i lavoratori.
Sanzioni e bilancio dei controlli
Al termine delle ispezioni, sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 150.000 euro. L’attività delle Forze dell’Ordine conferma l’impegno nel garantire condizioni di lavoro sicure e il rispetto delle normative, tutelando i lavoratori e promuovendo la legalità nel tessuto produttivo provinciale.