Tragedia sul Ponte della Delizia: arrestato conducente del furgone pirata, lunedì l'autopsia sulla vittima

Lunedì 3 novembre l’autopsia sul 46enne Kulwinder Kumar, travolto sul Ponte della Delizia. Arrestato l’autista del furgone, indagato per omicidio stradale.

31 ottobre 2025 12:39
Tragedia sul Ponte della Delizia: arrestato conducente del furgone pirata, lunedì l'autopsia sulla vittima -
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CODROIPO – Si terrà lunedì 3 novembre alle ore 8:30 presso l’obitorio di Udine l’autopsia sul corpo di Kulwinder Kumar, il 46enne cittadino indiano travolto e ucciso mentre si recava al lavoro in bicicletta lungo il Ponte della Delizia, sulla SS13 Pontebbana, tra Codroipo e Casarsa della Delizia.
L’esame è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Udine, che procede per omicidio stradale, ed è affidato al medico legale Lorenzo Desinan. A rappresentare la famiglia sarà il consulente di parte Enrico Ciccarelli, incaricato dall’avvocata Elisabetta Zuliani del Foro di Udine, con il supporto di Studio3A-Valore S.p.A..

L’incidente sul Ponte della Delizia

Il drammatico episodio è avvenuto lunedì 27 ottobre alle 6:45 del mattino.
Kumar, dipendente della Bresciana Costruzioni, stava percorrendo in bicicletta il ponte in direzione Casarsa, per raggiungere il luogo di lavoro. Aveva da poco acquistato una bicicletta elettrica e, pur non avendo ancora conseguito la patente, rispettava le norme di sicurezza: indossava il giubbotto rifrangente e la bici era dotata di luci anteriore e posteriore funzionanti.
Nonostante la buona visibilità, un furgone sopraggiunto lo ha travolto in pieno, uccidendolo sul colpo e proseguendo la marcia senza fermarsi.

Le indagini e l’arresto del responsabile

Le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore Maria Caterina Pace hanno portato, in poche ore, all’identificazione e all’arresto dell’investitore: si tratta di Paolo Vitiello, 49 anni, residente nel Padovano e dipendente di una ditta di trasporti di San Donà di Piave.
L’uomo è stato rintracciato dai Carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave e condotto in carcere a Venezia.
Dalle ricostruzioni è emerso che il furgone, ancora con la bicicletta incastrata sotto il paraurti, era stato nascosto in un capannone nel Veneziano.
A incastrare il conducente sono state le immagini di videosorveglianza e le testimonianze raccolte nei pressi del luogo dell’incidente.

Le accuse della Procura

Nei confronti di Vitiello è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale da parte della Procura di Udine, mentre la Procura di Venezia procede per omissione di soccorso.
L’uomo, già rinviato a giudizio per un episodio analogo, dovrà rispondere di un comportamento definito gravemente irresponsabile, aggravato dalla fuga immediatamente successiva all’impatto.

Il dolore della famiglia

La vittima, descritta come un lavoratore serio e riservato, lascia la moglie e due figli minorenni, ancora studenti.
La famiglia, distrutta dal dolore, si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., che affiancherà i congiunti anche per gli aspetti economici e assicurativi, considerato che Kumar aveva da poco acquistato una casa e acceso un mutuo.

Ora l’attesa è per i risultati dell’autopsia, che dovranno chiarire definitivamente la dinamica del decesso e contribuire a fare piena luce sulla tragedia, nel rispetto della memoria di un padre e lavoratore che ha perso la vita mentre si recava al lavoro.

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