MESTRE (VENEZIA) – Una banda criminale composta da cinque persone, di cui quattro tunisini e un portoghese, ha seminato terrore nel quartiere di Mestre tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio
Il quartiere di Mestre, tra via Piave e la zona della stazione, è stato teatro di violente aggressioni ai danni di connazionali o stranieri di origine africana. Le vittime sono state attaccate con estrema brutalità da questo gruppo criminale, che durante le festività ha compiuto rapine cruente, facendo uso di un pitbull per intimorire chiunque si trovasse sul loro cammino.
Le aggressioni violente durante le festività natalizie
L’azione della banda è iniziata con una doppia rapina il 24 dicembre. In un primo episodio, un cittadino gambiano è stato minacciato con un coltello nel sottopasso che collega Marghera a Mestre e costretto a cedere il suo monopattino. Successivamente, i rapinatori hanno attaccato un tunisino in zona stazione, ferendolo gravemente. La violenza è poi proseguita il 30 dicembre, quando un altro tunisino è stato morso dal pitbull e picchiato selvaggiamente per fargli consegnare il cellulare e il portafoglio.
Le indagini e le prove raccolte
I carabinieri, su disposizione della procura di Venezia, hanno avviato le indagini, raccogliendo testimonianze e visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza. Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati i vestiti usati per le rapine e vari strumenti, tra cui una frusta e un martello. Tre degli aggressori sono stati arrestati e portati nel carcere di Santa Maria Maggiore, mentre un altro, già detenuto a Bari per un’altra causa, ha ricevuto l’ordinanza cautelare. Il quinto membro, proprietario del cane, è stato individuato in Tunisia, dove era stato rimpatriato a gennaio.
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