Chico Forti ottiene il permesso lavorativo: dal carcere alla pizzeria
Chico Forti riceve il via libera per lavorare fuori dal carcere di Verona: pizzaiolo, volontario e istruttore di windsurf per disabili.
Nicole Sandruvi
VERONA – Chico Forti ha ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di Venezia il permesso di lavorare fuori dal carcere di Verona, secondo quanto previsto dall’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario. La decisione apre la strada alla partecipazione a un corso di formazione professionale per pizzaioli, attività di volontariato con anziani e insegnamento di windsurf a persone con disabilità.
Permessi precedenti e iter giudiziario
La richiesta, avanzata dai legali di Forti, segue un percorso iniziato mesi fa. A settembre una prima domanda di liberazione condizionale era stata respinta, con il Tribunale che aveva rilevato l’assenza di "sentimenti di colpa o di autentico dispiacere" verso i familiari della vittima e il mancato risarcimento del danno.
Nuove opportunità di reinserimento
Già in giugno, Forti aveva ottenuto il permesso di frequentare le aule studio del carcere, mentre da febbraio poteva usufruire di autorizzazioni per visitare la madre a Trento. La nuova decisione consente ora di svolgere attività lavorative e sociali fuori dal penitenziario, offrendo opportunità di reinserimento e formazione professionale.
Il futuro immediato
Grazie al permesso appena concesso, Forti potrà alternare formazione, volontariato e insegnamento, rappresentando un passo significativo verso la progressiva autonomia e la riqualificazione sociale prevista dal sistema penitenziario italiano.
