Castelfranco Veneto, al Teatro Accademico torna la II edizione di Steffani electhree days

Tre giorni al Teatro Accademico con concerti e masterclass: torna la II edizione di Steffani electhree days a Castelfranco Veneto (30/9–2/10).

29 settembre 2025 09:21
Castelfranco Veneto, al Teatro Accademico torna la II edizione di Steffani electhree days -
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CASTELFRANCO VENETO — Tre giorni dedicati alla musica elettronica tornano a illuminare il Teatro Accademico con la II edizione di “Steffani Electhree Days”, un progetto nato dall’impulso di Maurilio Cacciatore, docente di Composizione musicale Elettroacustica al Conservatorio “Agostino Steffani”. L’iniziativa mette al centro ascolto, ricerca e formazione, con un percorso di masterclass affidate a professionisti di chiara fama della composizione elettronica e della produzione elettronica contemporanea, affiancate da tre concerti in tre sere consecutive.

Un festival firmato Conservatorio Steffani

Il Conservatorio “Agostino Steffani” conferma la propria vocazione alla sperimentazione interdisciplinare, trasformando il Teatro Accademico in uno spazio dove docenti, studenti e ospiti condividono pratiche e idee. La seconda edizione del festival, in calendario a ottobre 2025, nasce per valorizzare il lavoro didattico e per aprire al pubblico le traiettorie più vive della ricerca elettroacustica.

Tre serate, un unico filo sonoro

Il cartellone intreccia performance dal vivo, live electronics e scritture originali, creando un dialogo serrato tra strumento acustico ed elaborazione elettronica. Ogni appuntamento è pensato per mettere in relazione linguaggi, generazioni e pratiche esecutive, con un’attenzione particolare alla circolazione delle esperienze tra Conservatorio e mondo professionale.

Primo concerto: “Gleam” con Trovalusci e Ceccarelli

L’apertura è affidata a “Gleam”, martedì 30 settembre alle 21, con Gianni Trovalusci (flauto) e Luigi Ceccarelli (live electronics). I due musicisti presentano un percorso di ricerca, composizione ed esecuzione costruito senza distinzione di ruoli creativi, dove pratiche strumentali ed elaborazioni in tempo reale si alimentano reciprocamente. Il risultato è una sintesi performativa che mette in sinergia esperienze diverse, rivelando la materia sonora come spazio di continua trasformazione.

Seconda serata: la Steffani’s crew con Mainz

Mercoledì 1 ottobre alle 21 sale sul palco la Steffani’s crew, gruppo di improvvisazione elettronica del Conservatorio, in collaborazione con studenti dell’Università di Mainz. La serata è dedicata ai migliori brani composti dagli studenti nel corso dell’anno accademico, tra sound design, processi generativi e interazione live. Un’occasione per ascoltare nuove scritture nate in aula e maturate in laboratorio, dove la dimensione performativa diventa verifica e rilancio della ricerca compositiva.

Terzo evento: “Bach & Back Treek” con Belladone e Bordin

La chiusura, giovedì 2 ottobre alle 21, propone “Bach & Back Treek”, recital per viola ed elettronica della solista Clara Belladone con Matteo Bordin al live electronics. Il programma, radicato nella musica di Johann Sebastian Bach, attraversa brani di repertorio per viola ed elettronica firmati da compositori italiani dell’ultimo trentennio e nuove pagine scritte dagli studenti di musica elettronica e composizione del Conservatorio. Un itinerario che ritorna a Bach per guardare avanti, esplorando la risonanza contemporanea della tradizione.

Masterclass e pratica d’aula

Parallelamente ai concerti, il festival propone un ciclo di tre masterclass tenute da professionisti di chiara fama, dedicato a tecniche di produzione, linguaggi della composizione elettroacustica e pratiche performative con live electronics. Le lezioni, pensate per studenti e giovani musicisti, favoriscono il confronto diretto con chi opera sul campo, traducendo in strumenti operativi quanto sperimentato in sala e sul palcoscenico.

Un ponte tra studio e scena

“Steffani Electhree Days” si conferma laboratorio aperto in cui formazione e palcoscenico convivono: dalla classe al Teatro Accademico, l’itinerario del suono passa per scrittura, ascolto critico e performance, restituendo al pubblico la ricchezza di un lavoro corale. Tre giorni, tre serate e molte visioni per raccontare come l’elettronica continui a essere spazio di ricerca e pratica condivisa tra studenti, docenti e artisti ospiti.

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