L’istituto alberghiero “Elena Cornaro” di Jesolo ha ospitato questa mattina alle 12.00 un pranzo didattico dal titolo “Buon cibo per la mente”. L’evento è organizzato dalla scuola con il Comune di Jesolo e l’ULSS 4 Veneto Orientale, nel contesto del progetto “Città amica delle persone con demenza” realizzato dalla stessa azienda sanitaria in collaborazione con la Conferenza dei sindaci e il patrocinio di Regione Veneto.
“Buon cibo per la mente” rappresenta uno dei due momenti di traduzione in atto pratico degli obiettivi di “Città amica delle persone con demenza”, manifestazione che il Veneto Orientale organizza dal 2021. La manifestazione si inserisce nel Mese dell’Alzheimer, fissato in tutto il mondo a settembre fin dal 2012, che culmina nel giorno 21 del medesimo mese con la Giornata mondiale dell’Alzheimer istituite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1994. L’evento veneto è volto alla promozione di iniziative che hanno l’obiettivo di migliorare l’accoglienza di persone affette da Alzheimer o da altro tipo di demenza nelle comunità. L’associazione “Alzheimer Uniti Onlus” di Roma, promotrice della manifestazione, definisce la “città amica” come un modello di intervento sociale che promuove l’inclusione e l’autonomia di persone affette da demenza, per ridurre le difficoltà e le crisi cui queste persone e le loro famiglie vanno incontro.
Quest’anno il Comune di Jesolo ha deciso di essere parte attiva della manifestazione “Città Amica delle Persone con Demenza”, in collaborazione con l’ ULSS 4 e l’IPSOEA “Elena Cornaro” attraverso due iniziative tra loro correlate: una formazione agli studenti dell’Istituto Cornaro relativa all’alimentazione come prevenzione alle demenze e buona prassi per un invecchiamento attivo, e un pranzo didattico ed esperienziale il cui menù sarà definito dagli studenti che hanno preso parte alla formazione suddetta, secondo quanto appreso. Quest’ultimo, svoltosi quest’oggi presso l’istituto jesolano, è stato occasione di confronto e dialogo rispetto alla tematica appena descritta e alle possibili soluzioni e azioni che la comunità può mettere in atto.
“Nonostante siano molte le persone colpite da forme diverse di demenza, la maggior parte della popolazione conosce poco queste malattie quindi fatica a riconoscerle e, ancor di più, non sa come comportarsi con le persone care cui vengono diagnosticate – dichiara l’assessore alle politiche sociali e terzo settore di Jesolo, Debora Gonella -. A un familiare che vediamo comportarsi in un modo che non riconosciamo come suo e agire in maniera insensata, opponiamo spontaneamente un rifiuto per quella malattia che probabilmente lo sta condizionando finendo per farci trascinare in un vortice di rabbia e frustrazione. La giornata di oggi si inserisce in un percorso che rappresenta un faro acceso sulla tematica della prevenzione, dell’accoglienza del malato e dell’informazione per essere vicini a tutti, ai malati e alle loro famiglie”.“L’Ulss4 ha predisposto un mese di attività dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione sul tema della demenza – dichiara il direttore generale Mauro Filippi -. Quella odierna è un’attività unica nel suo genere in quanto, con la collaborazione della Città di Jesolo, è stata svolta una formazione specifica agli studenti che verrà replicata i prossimi giorni anche all’istituto alberghiero Lepido Rocco a Pramaggiore. È stato insegnato loro cos’è la demenza e quali sono le tematiche correlate, come gestire al meglio una persona disorientata; ai futuri cuochi dietologa e dietista hanno insegnato come realizzare menù che possano mantenere in forma e prevenire malattie della mente, che consentano un invecchiamento in salute e in generale che facciano stare meglio le persone anziane a tavola. Solo con il coinvolgimento globale della cittadinanza , fin dalla giovane età, si può abbattere lo stigma associato alla demenza e migliorare sensibilmente le condizioni di vita delle persone con demenza”.
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