È una domenica pomeriggio come tante altre sull’autostrada A27, con le auto che scorrono da Belluno in direzione di Venezia. Tuttavia, tra i caselli di Vittorio Veneto Nord e Vittorio Veneto Sud, si consuma una tragedia dalle cause ancora incerte: Bruno Sabbadin, 67 anni, compie un’inversione a “U” sulla stessa carreggiata, iniziando a percorrere l’autostrada in direzione contraria. Le immagini delle telecamere, fornite dalla società Autostrade per l’Italia, escludono un possibile errore nel senso di marcia. Resta da chiarire il motivo che ha spinto l’uomo a compiere quella tragica manovra.
L’allarme
L’allarme si diffonde tra gli automobilisti intorno alle 17:30 e le forze dell’ordine vengono avvisate. Ventidue minuti dopo, Sabbadin si scontra frontalmente con un altro veicolo, perdendo la vita e ferendo tre persone. Durante la sua corsa contromano, lunga oltre due chilometri, l’uomo rischia di provocare una strage.
Il mistero dei problemi di salute
Sabbadin viveva a Treviso, nel quartiere di Santa Maria del Rovere, e aveva una nuova compagna dopo un precedente matrimonio. Era conosciuto sia nella sua città che a Vittorio Veneto, dove si era verificato l’incidente. La Tribuna di Treviso riporta che l’uomo aveva legami con quel territorio, essendo originario di Vittorio Veneto e avendo una sorella che viveva lì. Era solito tornare nella sua città natale per curarsi e stare vicino alla sorella, che si era trasferita nel suo appartamento per assisterlo.
Il ricovero
Sabbadin soffriva di seri problemi di salute e, una settimana prima dell’incidente, era stato dimesso dall’ospedale di Vittorio Veneto, dove era stato ricoverato per un periodo. Al momento, non è chiaro se le sue condizioni possano aver influito sulla drammatica inversione a “U” di domenica.
Le indagini e la possibile chiusura del caso
La Procura di Treviso potrebbe aprire un fascicolo sull’incidente multiplo, come atto dovuto. Tuttavia, grazie alle immagini delle telecamere dell’autostrada e alla morte dell’uomo alla guida dell’auto contromano, il caso potrebbe giungere a una rapida conclusione. Intanto, l’intera comunità cerca di comprendere cosa abbia spinto Sabbadin a compiere quella tragica manovra, mentre le persone coinvolte nell’incidente cercano di riprendersi dallo shock e dalle ferite riportate.
Le testimonianze dei sopravvissuti
Sono ancora sotto choc i sopravvissuti coinvolti nell’incidente. Il veneziano di 41 anni, alla guida di un’utilitaria, è riuscito a evitare lo scontro con l’auto di Sabbadin per un soffio, urtandola solamente di striscio. La coppia trevigiana di 53 e 52 anni, invece, non ha avuto la stessa fortuna: la loro station wagon è finita contro il SUV del 67enne in uno schianto frontale. Fortunatamente, sono stati soccorsi in tempo e le loro condizioni non sono gravi, ma dovranno affrontare un lungo percorso di recupero fisico ed emotivo.
Le indagini sulle cause dell’incidente
Le forze dell’ordine stanno cercando di fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato Sabbadin a compiere quella folle inversione a “U”. Le immagini delle telecamere dell’autostrada sono state acquisite dagli inquirenti e saranno analizzate per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente e capire se ci sono stati altri fattori coinvolti.
Inoltre, gli investigatori stanno cercando di stabilire se i problemi di salute di Sabbadin abbiano potuto influenzare le sue azioni al volante, causando la perdita del controllo del veicolo o un eventuale stato confusionale.
La sicurezza sulle autostrade italiane
Questo drammatico incidente riapre il dibattito sulla sicurezza sulle autostrade italiane e sulle misure da adottare per evitare episodi simili. Tra le proposte avanzate, vi è quella di installare sistemi di rilevamento della direzione di marcia errata, che possano segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine la presenza di veicoli contromano. Altre soluzioni riguardano la formazione degli automobilisti e la sensibilizzazione sull’importanza della corretta segnaletica stradale.
Il cordoglio della comunità
Intanto, la comunità di Treviso e Vittorio Veneto è scossa dalla tragedia e si stringe attorno ai familiari delle vittime. Molti si chiedono come un episodio del genere possa accadere e si interrogano sulla necessità di rafforzare la sicurezza sulle strade. In questo momento di dolore, la solidarietà e il sostegno reciproco sono fondamentali per aiutare le persone coinvolte a superare il trauma e trovare la forza di andare avanti.
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