E' disperso da oltre un mese: nuova ricognizione per trovare il base jumper finlandese

Nuova ricognizione sulla Busazza per il base jumper finlandese disperso: sorvoli e controlli senza esito.

23 dicembre 2025 12:40
E' disperso da oltre un mese: nuova ricognizione per trovare il base jumper finlandese -
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TAIBON AGORDINO (BL) – Proseguono senza sosta le ricerche del base jumper finlandese di 35 anni, disperso dallo scorso novembre sulla Busazza, nel massiccio delle Dolomiti Bellunesi. Questa mattina il Soccorso alpino di Agordo ha effettuato una nuova ricognizione per tentare di individuare tracce dell’uomo, approfittando del temporaneo miglioramento delle condizioni e della parziale pulizia della parete meridionale dalla neve.

Ricognizione aerea tra pareti e canali innevati

A bordo dell’elicottero dell’Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, tre soccorritori hanno sorvolato a lungo la zona, concentrandosi in particolare sull’area a 2.600 metri di quota, dove in passato era stata indicata la possibile geolocalizzazione del cellulare dell’atleta.

Nonostante la visibilità migliorata rispetto ai giorni scorsi, la presenza di accumuli di neve nei canali più profondi rende ancora complessa l’individuazione di eventuali segni del passaggio del base jumper. Anche la zona boschiva ai piedi della parete è stata ispezionata, ma senza risultati.

La scomparsa del 16 novembre

Il 35enne, appassionato praticante di tuta alare, si sarebbe lanciato dalla cima della Busazza sabato 16 novembre. Il giorno successivo, il mancato rientro e la segnalazione preoccupata di un amico – che non riusciva a contattarlo da venerdì – hanno fatto scattare l’allarme. Il suo furgone, ritrovato parcheggiato vicino al Rifugio Capanna Trieste, ha confermato la zona da cui partire con le ricerche.

Un mese di ricerche rese difficili dal maltempo

Fin dall’inizio, le operazioni sono state ostacolate da maltempo e nevicate che hanno coperto le pareti della Busazza sopra i 2.200 metri. Elicotteri, droni, squadre a piedi ed elitrasportate hanno perlustrato la montagna utilizzando ogni mezzo tecnologico disponibile.

Alle ricerche hanno partecipato Soccorso alpino, Guardia di finanza, Vigili del fuoco e Carabinieri, in un lavoro coordinato che, nonostante gli enormi sforzi, non ha ancora portato al ritrovamento dell’uomo.

Ricerche pronte a riprendere appena possibile

Il Soccorso alpino di Agordo ha confermato che, non appena le condizioni meteo lo permetteranno, le ricerche riprenderanno con la stessa determinazione. La vastità dell’area, la morfologia complessa della parete e gli accumuli di neve restano i principali ostacoli, ma l’impegno dei soccorritori non si fermerà finché non verrà fatta chiarezza sulla sorte del base jumper finlandese.

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