Tragedia a Mestre. Un autobus è precipitato dal cavalcavia Vempa, poco dopo si è incendiato. L’incidente è avvenuto in un tratto sopraelevato di via dell’Elettricità. A bordo del mezzo vi erano numerosi passeggeri. Tra questi ci sono almeno 21 morti. Lo ha riferito il Prefetto di Venezia. “Dai primi rilievi non ci sono segni di frenata – dice il comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini accorso sul luogo dell’incidente – il malore del conducente è un’ipotesi”. Per chi era a bordo difficile avere scampo, il bus si è infatti incendiato: le fiamme si sono propagate dopo il terribile impatto, forse generate dall’esplosione del serbatoio del pullman che conteneva metano e poi alimentate dallo stesso gas. I vigili urbani parlano di ‘bus elettrico’, dunque il mezzo probabilmente era ibrido. Un bus Ncc nuovo di zecca, noleggiato per un servizio di navetta dal campeggio Hu di Marghera per i suoi ospiti, trasportava una quarantina di turisti. I vigili del fuoco hanno lavorato contro il tempo per spegnere le fiamme che non hanno reso agevoli i soccorsi. Sul posto sono subito state fatte convogliare le ambulanze di tutto il territorio, decine le auto delle forze dell’ordine. L’Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle “grandi emergenze” che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo.
Il pullman è precipitato da un’altezza di 15 metri ed è finito sul sedime ferroviario. Sul posto 20 ambulanze, i vigili del fuoco e forze dell’ordine. Immediatamente è stata sospesa la linea ferroviaria fra Mestre e Venezia. Secondo le prime notizie il bus ha sfondato la recinzione del cavalcavia Vempa, è precipitato sui cavi dell’elettricità e ha preso fuoco. Si tratta di un bus della società Linea, faceva la tratta Venezia-Marghera.
Il bilancio provvisorio dell’incidente che ha coinvolto il pullman precipitato è di almeno 21 morti, 15 già trasferiti nelle camere mortuarie degli ospedali della zona. Altri tre stanno per essere recuperati. Le squadre sono al lavoro perchè nel mezzo ci sarebbero altre persone.
L’Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle “grandi emergenze” che prevede la messa a disposizione dio tutti i pronto soccorso degli ospedali, ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo. Secondo quanto si apprende il pullman precipitato, che sarebbe alimentato a metano, ha preso fuoco subito dopo l’impatto. I vigili del fuoco stanno tentando ancora di spegnere l’incendio.
LUCA ZAIA
«E’ una tragedia dalle enormi proporzioni: il bilancio, provvisorio, parla di almeno 21, vittime e di più di 20 persone ricoverate negli ospedali del Veneto molte delle quali in gravissime condizioni – dichiara il presidente della Regione Veneto -. Purtroppo l’incidente ha coinvolto anche alcuni minori. È stata immediatamente attivata l’intera rete del SUEM 118 del Veneto. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Mestre, Mirano, Padova e Treviso. Sono state impiegate più di 20 ambulanze e sul posto è stato fatto convergere anche l’elisoccorso di Treviso. Le vittime ed i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: sono ancora in corso le operazioni di estrazione e riconoscimento delle salme, ad opera dei Vigili del Fuoco, della questura e dei sanitari, che ringrazio per i loro sforzi. Esprimo sin da ora il cordoglio dell’intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti. Ho chiesto all’intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell’assistenza».
Il cordoglio della premier Meloni
“Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
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