Anna Zilio morta nel sonno a 39 anni, svolta nel caso: «Omicidio colposo e falso nei certificati medici»

Verona, svolta nel caso di Anna Zilio: aperta indagine per omicidio colposo e falso nei certificati medici.

15 novembre 2025 10:39
Anna Zilio morta nel sonno a 39 anni, svolta nel caso: «Omicidio colposo e falso nei certificati medici» -
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VERONA — Svolta nell’inchiesta sulla morte di Anna Zilio, la runner veronese trovata senza vita in casa il 14 ottobre scorso. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in concorso contro ignoti, in aggiunta alle indagini già avviate per falso nei certificati medici, come riportato da L’Arena di Verona. Leggi qui: Due sportivi muoiono nel sonno a poche settimane di distanza: si indaga sulle cause

Accertamenti tecnici

Lunedì mattina la pm Silvia Facciotti affiderà alla dottoressa Donata Favretto, docente di tossicologia forense a Padova, l’incarico per eseguire accertamenti tecnici irripetibili sui campioni di sangue prelevati durante l’autopsia di Zilio. Gli esami dovranno chiarire la presenza di benzodiazepine o altre sostanze e stabilire modalità di assunzione e origine.

Indagini sui certificati medici

Le verifiche della polizia hanno rilevato irregolarità nei certificati medici caricati sulla piattaforma Fidal: alcune date risultavano alterate. Il medico indicato dai timbri ha confermato solo l’autenticità di un documento del 2021, negando di aver rilasciato gli altri. Nel 2021 la runner aveva interrotto temporaneamente l’attività sportiva per problemi di salute.

Parallelo con il caso Zordan

L’inchiesta su Zilio corre parallela a quella su Alberto Zordan, 48 anni, morto nel sonno tra il primo e il 2 novembre e compagno di squadra della donna, la Team Km Sport di San Martino Buon Albergo. A differenza di Zilio, Zordan risultava in regola con i certificati medici.

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