Cortina, ammanco da 25mila euro alla seggiovia Cinque Torri: sospeso un dipendente
In corso le indagini sul dipendente sospeso e sui biglietti delle corse singole.
CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) – Un ammanco sospetto ha fatto scattare l'allarme nei giorni scorsi a Bain de Dones, sopra Cortina.
La vicenda riguarda la società Averau srl, realtà che gestisce l’impianto di risalita delle Cinque Torri, uno dei punti più frequentati dell’area dolomitica.
Il presunto ammanco di cassa, che potrebbe sfiorare i 25mila euro, sarebbe riconducibile all’operato di un dipendente, al momento sospeso dal servizio in attesa della conclusione delle indagini.
Focus sui tickets delle corse singole in seggiovia
Le verifiche in corso avrebbero escluso, almeno in questa fase, un coinvolgimento diretto degli incassi legati agli skipass giornalieri o plurigiornalieri. L’attenzione degli investigatori si sarebbe invece concentrata su importi più contenuti, ma ripetuti nel tempo, legati alle singole corse della seggiovia che collega Bain de Dones alle Cinque Torri.
Dalle ricostruzioni emerse, il denaro sottratto non deriverebbe dalla vendita degli skipass comprensoriali, facilmente monitorabili attraverso sistemi digitali e circuiti centralizzati come quelli del Dolomiti Superski. In questi casi, infatti, a ogni titolo emesso deve corrispondere una somma registrata quasi in tempo reale, rendendo complessa qualsiasi alterazione dei flussi di cassa.
Diversa, invece, la situazione delle corse singole della seggiovia. Qui gli importi sono inferiori ma numerosi: una salita per adulto costa 19 euro, l’andata e ritorno 26 euro, mentre i minori di 18 anni pagano 14 euro per la sola salita e 17 euro per il biglietto completo.
Proprio la frequenza elevata delle corse, soprattutto nelle giornate di maggiore afflusso turistico, avrebbe reso più difficile individuare subito le anomalie. Centinaia di persone, sciatori e non, utilizzano quotidianamente l’impianto per raggiungere le Cinque Torri, rendendo il controllo manuale degli incassi più complesso rispetto ai sistemi informatizzati.
Eliminava le matrici dei biglietti singoli
Secondo una prima ipotesi investigativa, il dipendente avrebbe eliminato le matrici dei biglietti singoli, facendo così sparire la traccia cartacea delle vendite effettuate.
Qualcosa, però, non avrebbe funzionato come previsto. I conti interni avrebbero iniziato a non tornare, facendo scattare le prime segnalazioni. I sospetti si sarebbero rapidamente concentrati sull’addetto alla biglietteria.
L’elemento decisivo sarebbe arrivato nel corso di una perquisizione domiciliare, durante la quale sarebbero state rinvenute proprio le matrici dei biglietti che risultavano mancanti dai registri ufficiali. Un ritrovamento che ha rafforzato l’ipotesi accusatoria e portato alla sospensione immediata dal servizio per il lavoratore.
L’inchiesta non è ancora conclusa e serviranno ulteriori accertamenti per stabilire responsabilità precise e modalità operative.