Il nuovo “terrore” per le spighe di grano si chiama fusarisosi. Nella prima decade di maggio a causa dell’elevata piovosità, (strascichi delle alluvioni) che hanno devastato l’Emilia-Romagna) 250 mm di pioggia si sono registrati danni ai seminativi come frumento (duro e tenero) e l’orzo. Questa consistente piovosità che ha colpito soprattutto l’Alto Polesine ha determinato nelle piante delle fitopatie in particolare la fusariosi. Si tratta di una sindrome che colpisce la spiga causata da diverse specie fungine e determina una perdita di prodotto che comporta un drastico calo di produzione, nel caso specifico il calo di produzione è del 20 per cento poiché si verifica un dissecamento parziale della spiga. Inoltre le ultime piogge stanno favorendo anche una perdita della qualità del prodotto causata dalla presenza di micotossine. Prontamente sono accorsi sul luogo i tecnici di Agrifondo Veneto-FVG coordinati da Giuseppe Boatto assieme al tecnico Condifesa TVB Oddino Bin ed altri periti per valutare i danni e verificare il rispetto delle buone pratiche agricole da parte degli agricoltori.
Valerio Nadal presidente di Condifesa TVB ha illustrato l’importanza delle novità rappresentate dal nuovo strumento: “Abbiamo creato nel 2019 questo nuovo strumento mutualistico per dare risposte ai danni alle colture provocati da fitopatie che fino ad oggi non trovavano copertura in ambito assicurativo ed è in momenti come questo che se ne vede l’utilità”. Nadal ha concluso: “Tramite i fondi mutualistici vogliamo far crescere l’agricoltura e tutelarne il reddito”. Filippo Codato direttore del Consorzio ha proseguito: “Il Fondo Mutualistico non può sostituire l’adozione da parte dell’agricoltore di tutte le buone pratiche agricole che vanno dalla scelta delle colture e varietà più resistenti fino in ultima istanza all’impiego di agrofarmaci. Nel caso specifico le piogge intense e prolungate nel tempo hanno reso molto difficile entrare in campo con un trattamento fungicida quando è arrivata l’allerta da parte dei bollettini fitosanitari ed è questa la situazione in cui il Fondo può dare delle risposte.”
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