Il maltempo continua a imperversare sul Veneto, portando con sé una serie di eventi atmosferici che stanno mettendo alla prova la regione. Nelle ultime ore, le precipitazioni sono state diffuse e particolarmente intense nella parte centro-occidentale della regione, con rovesci e temporali isolati che hanno interessato soprattutto il Rodigino. Nella parte orientale, invece, le piogge sono state più discontinue e in generale scarse.
Analisi dettagliata delle precipitazioni osservate
L’analisi dei quantitativi di pioggia registrati dall’inizio dell’evento evidenzia una distribuzione varia e significativa:
Pianura occidentale: le piogge hanno portato a un accumulo compreso tra i 20 e i 40 mm. Questa zona ha visto fenomeni piovosi continui ma di intensità variabile, con punte locali più elevate che hanno determinato un incremento notevole del rischio idrogeologico.
Lessini: in quest’area i valori sono stati compresi tra i 30 e i 50 mm, con una costanza nelle precipitazioni che ha accentuato la saturazione del suolo, aumentando il rischio di frane e smottamenti.
Prealpi vicentine: la zona ha registrato tra i 40 e i 65 mm, con un picco massimo di 78 mm a Molini (Laghi). Questi dati indicano una forte intensità delle piogge, particolarmente concentrate in brevi periodi, che hanno amplificato i fenomeni di erosione e il rischio di alluvioni locali.
Feltrino e Basso Agordino: le piogge hanno accumulato tra i 20 e i 40 mm. Questa fascia ha vissuto eventi piovosi meno intensi rispetto alle zone più occidentali, ma comunque significativi per il contesto idrogeologico locale.
Resto della regione: le precipitazioni sono state inferiori ai 15 mm, indicando una distribuzione irregolare delle piogge e una minore intensità dei fenomeni.
Condizioni attuali
Attualmente, le precipitazioni sono sparse e intermittenti sulla pianura centro-meridionale, con una maggiore intensità ancora presente nelle zone prealpine e pedemontane occidentali. Altrove, le piogge sono in generale deboli o localmente moderate. È importante notare che al momento non sono stati rilevati fenomeni temporaleschi, il che riduce il rischio di eventi estremi come grandinate o venti forti, ma non elimina la possibilità di incrementi repentini dei livelli idrometrici.
Situazione idrica e livelli idrometrici
Monitoraggio degli aumenti dei livelli idrometrici
Le precipitazioni delle ultime ore hanno avuto un impatto significativo sui livelli idrometrici dei principali bacini idrografici della regione. In particolare, si sono registrati aumenti nei bacini del Bacchiglione, del sistema Agno-Guà e nei bacini del Chiampo e dell’Alpone. Di seguito una panoramica dettagliata delle situazioni più rilevanti:
Bacino Agno-Guà-Fratta-Gorzone: I livelli idrometrici sono in crescita presso le sezioni di Ponte Brogliano, Ponte Guà e Lonigo, dove sono stati superati i primi livelli di guardia. A Recoaro, il livello ha superato la seconda soglia di guardia, segnalando una situazione critica che necessita di monitoraggio costante. Nella parte terminale del Fratta-Gorzone, alla sezione di Valli Mocenighe, il livello è sotto la terza soglia di guardia ma in lieve aumento. Alla sezione di Stanghella, il livello idrometrico è in discesa e prossimo a scendere sotto la prima soglia, indicando un miglioramento della situazione in quel punto specifico.
Bacino del Bacchiglione: Anche qui si registrano aumenti dei livelli idrometrici, con le sezioni di Vicenza, Ponte Marchese e il Retrone a S. Agostino prossimi a raggiungere il primo livello di guardia. Questo bacino è particolarmente sensibile alle precipitazioni, e la situazione richiede una vigilanza continua per prevenire eventuali alluvioni.
Bacino Chiampo-Alpone: Sebbene ancora sotto il primo livello di guardia, i livelli del Chiampo a S. Vito e dell’Alpone sono in crescita costante. Questo trend di aumento, seppur graduale, può portare a superamenti delle soglie di guardia nei prossimi giorni se le precipitazioni continueranno.
Fiume Po: Il livello del Po è in calo in tutte le sezioni fino a Polesella, con il colmo di piena attualmente all’interno del Delta. Questo fenomeno indica che il fiume sta lentamente rientrando nei suoi argini, ma permane un rischio elevato per le aree circostanti fino a quando i livelli non scenderanno stabilmente sotto le soglie di allerta.
Situazione prevista per le prossime ore
Previsioni meteo fino alle ore 9
Le previsioni meteo indicano che le precipitazioni continueranno ad essere sparse e intermittenti sulla pianura centro-meridionale, con la possibilità di rovesci locali e fenomeni più diffusi lungo la costa. Nelle zone prealpine e pedemontane centro-occidentali, si attendono piogge di intensità moderata (5-10 mm/h) o a tratti forte (>10 mm/h). In altre aree, le precipitazioni saranno più sporadiche e irregolari, con una variabilità che complica le previsioni a breve termine.
Tendenza dalle ore 9 alle 12
A partire dalle ore 9, le precipitazioni dovrebbero estendersi e intensificarsi, con la possibilità di rovesci o locali temporali sulla pianura. Le zone montane e pedemontane centro-occidentali vedranno inizialmente fenomeni più continui, con una tendenza ad estendersi verso est nel corso della mattinata. Questo cambiamento potrebbe comportare un incremento del rischio idrogeologico, soprattutto nelle aree già colpite dalle piogge intense delle ultime ore.
Prospettive idriche e rischio idrogeologico
In base all’evoluzione meteo prevista, si attendono ulteriori incrementi dei livelli idrometrici nelle prossime ore, che potrebbero interessare più significativamente i corsi d’acqua nei settori di pianura e pedemontana del Veneto centro-occidentale. La piena del Po, pur rimanendo nel Delta, dovrebbe scendere sotto la seconda soglia di guardia nella notte tra il 21 e il 22 maggio, alleviando temporaneamente la pressione sulle aree circostanti. Tuttavia, il rischio di innesco di movimenti franosi nei territori montani e collinari rimane elevato a causa della saturazione dei suoli, che rende queste aree particolarmente vulnerabili a nuove precipitazioni.
Effetti al suolo registrati al 21 maggio 2024
Fino ad ora, non sono state pervenute segnalazioni di danni significativi alla sala operativa della protezione civile. Tuttavia, è cruciale mantenere alta l’attenzione e il monitoraggio della situazione, poiché la persistenza del maltempo potrebbe portare a nuovi sviluppi critici.
Misure di prevenzione e raccomandazioni alla popolazione
Vista la situazione attuale e le previsioni per le prossime ore, è fondamentale che la popolazione segua alcune misure di prevenzione per ridurre i rischi associati al maltempo. Ecco alcune raccomandazioni importanti:
Monitorare gli aggiornamenti: Tenersi costantemente informati tramite i bollettini meteo e gli aggiornamenti della protezione civile.
Evitare spostamenti non necessari: Limitare gli spostamenti soprattutto nelle aree più colpite dalle piogge e dai possibili allagamenti.
Preparare kit di emergenza: Avere a disposizione un kit di emergenza con torce, batterie, acqua potabile, cibo non deperibile e farmaci.
Proteggere le abitazioni: Verificare e pulire i canali di scolo e le grondaie per evitare intasamenti e possibili allagamenti.
Evitare zone a rischio: Non avvicinarsi a corsi d’acqua, argini e aree soggette a frane o smottamenti.
La situazione del maltempo in Veneto richiede un’attenzione continua e una pronta risposta da parte delle autorità e della popolazione. Le precipitazioni intense e diffuse delle ultime ore hanno provocato un innalzamento dei livelli idrometrici in diversi bacini idrografici, aumentando il rischio di alluvioni e movimenti franosi. Le previsioni indicano una possibile intensificazione delle piogge nelle prossime ore, rendendo necessario un monitoraggio costante e l’adozione di misure preventive adeguate.
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