Alex Marangon trovato morto nel fiume, è svolta nelle indagini: "Mix letale nel sangue". Cosa è successo.
Alex Marangon è morto dopo un rito sciamanico a Vidor: nel sangue un mix di droghe. Indagini in corso sulla cessione delle sostanze.
Patrick Ganzini
VIDOR (TREVISO) – Gli esiti degli esami tossicologici hanno confermato la presenza di un mix di sostanze psicoattive nel sangue di Alex Marangon, il 25enne di Marcon (Venezia) trovato senza vita il 2 luglio 2024 nel letto del fiume Piave, due giorni dopo essersi allontanato da un rito sciamanico tenutosi all'interno dell’abbazia di Santa Fosca.
Nel sangue cocaina, ayahuasca, Mdma e cannabinoidi
La relazione tecnica trasmessa alla Procura di Treviso dall’ospedale Burlo Garofolo di Trieste ha rilevato la presenza di cocaina, ayahuasca, Mdma e cannabinoidi. Secondo gli specialisti, la combinazione delle sostanze avrebbe indotto uno stato di forte alterazione psicofisica, che potrebbe aver contribuito alla caduta nel fiume.
Ipotesi di reato in evoluzione: possibile morte per cessione di droga
L’indagine, inizialmente avviata come omicidio volontario a carico di ignoti, potrebbe ora cambiare configurazione. I nuovi elementi spingono gli inquirenti a considerare la morte in conseguenza di altro reato, con particolare riferimento alla cessione di stupefacenti.
La notte della tragedia e le circostanze della caduta
Marangon si era allontanato nella notte tra il 29 e il 30 giugno, durante il raduno con una ventina di partecipanti. Alcuni presenti riferiscono che il giovane era apparso agitato, uscendo improvvisamente dall’edificio. Pochi minuti dopo si sarebbe verificata la caduta dallo strapiombo, forse preceduta da un’interazione fisica. Il corpo è stato ritrovato due giorni dopo in una zona sassosa dell’alveo del Piave.
