Il sindacato delle professioni infermieristiche, conosciuto come Nursing Up Treviso, ha sollevato la questione del rischio radiologico per il personale dell’ospedale di Treviso durante l’ultima riunione con la direzione dell’Ulss 2 Marca Trevigiana. In particolare, il sindacato ha sottolineato l’importanza di aggiornare il piano di radioprotezione per garantire la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano nei reparti dove vengono effettuati esami con radiazioni ionizzanti, come radiografie, TAC e altre prestazioni mediche simili.
La richiesta del sindacato
Nursing Up ha raccolto le preoccupazioni dei lavoratori, in particolare di quelli impiegati nei reparti di radiologia, chirurgia vascolare, neurochirurgia e chirurgia pediatrica, riguardo ai rischi legati all’esposizione alle radiazioni ionizzanti. Annarita Secchi, referente provinciale di Nursing Up Treviso, ha evidenziato la necessità di un piano di radioprotezione aggiornato che tenga conto delle nuove dinamiche e modifiche organizzative avvenute con il trasferimento dei servizi nella Cittadella della Salute.
L’impegno dell’Ulss 2
Durante l’incontro con la direzione dell’Ulss 2, il direttore generale Francesco Benazzi ha assunto l’impegno di valutare attentamente la situazione attuale e intraprendere gli interventi necessari per migliorare la situazione. Nursing Up Treviso ha apprezzato la disponibilità della direzione ma ha richiesto un impegno concreto e tempestivo per la revisione e l’aggiornamento del piano di radioprotezione.
Le richieste per migliorare la sicurezza
Oltre a chiedere maggiore sicurezza sul posto di lavoro, il sindacato ha richiesto un controllo sul livello di radiazioni ionizzanti emesse nelle aree dove vengono effettuati esami medici. In particolare, è stato sottolineato l’importanza di minimizzare le radiazioni e mantenerle sempre entro i limiti previsti dalla legge. Inoltre, Nursing Up ha sollecitato l’acquisto di nuovi dosimetri e dispositivi di protezione individuale, come camici schermanti e collari protettivi, per garantire una maggiore sicurezza per il personale.
Investire nella sicurezza e formazione
Come evidenziato da Guerrino Silvestrini, referente regionale di Nursing Up Veneto, la sicurezza sul lavoro è fondamentale. Il sindacato ha incoraggiato l’Ulss 2 a investire di più nei dispositivi di sicurezza, nel monitoraggio e nella formazione degli operatori, poiché grazie ai progressi tecnologici e ai controlli preventivi è possibile ridurre fino al 70% delle radiazioni legate alle procedure mediche.
Espandere la verifica anche negli altri ospedali
Infine, Silvestrini ha auspicato che l’approccio adottato per l’ospedale di Treviso possa estendersi anche agli altri ospedali dell’Ulss 2, come quelli di Asolo e Pieve di Soligo, dove vengono effettuate procedure mediche con radiazioni ionizzanti. La gestione accurata di tali procedure è cruciale per ridurre al minimo il rischio di contaminazione per il personale, che è esposto quotidianamente alle radiazioni in modo diverso rispetto ai pazienti.
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