Muore a 13 anni per un tumore, genitori a processo per omicidio volontario: "Impedirono le cure"
Vicenza, processo ai genitori accusati di aver ritardato le cure al figlio malato: udienza fissata il 21 ottobre.


VICENZA – Si aprirà il 21 ottobre davanti alla Corte d’Assise il processo a carico di due genitori accusati di omicidio volontario per aver ritardato le cure necessarie al figlio adolescente malato di tumore, poi deceduto all’ospedale San Bortolo di Vicenza (leggi qui l'articolo: Muore di cancro a 13 anni, genitori accusati di aver ostacolato le cure).
L’apertura del processo
Il caso, discusso durante l’udienza preliminare, approderà davanti ai giudici con un impianto accusatorio che ruota attorno alle presunte scelte dei genitori di non garantire tempestivamente le terapie indispensabili.
La ricostruzione della procura
Secondo l’inchiesta, i genitori avrebbero seguito diversi pareri medici senza avviare in tempo le cure ritenute essenziali per la sopravvivenza del giovane, studente delle scuole medie. La vicenda era stata segnalata dai Servizi sociali ed era poi giunta all’attenzione della procura dei Minori.
La vicenda clinica
Il ragazzo, dopo aver effettuato visite in più ospedali, era stato trasferito a Vicenza, dove è morto all’inizio dello scorso anno. Nel frattempo la procura aveva già raccolto un articolato dossier sulla vicenda.
La posizione della famiglia
Diversa la posizione degli avvocati della famiglia, che contestano le accuse e si preparano a sostenere in aula la loro versione dei fatti.