Mestre-Venezia, 13 dicembre 2022 – «Sulla Legge di bilancio 2023 abbiamo scelto di non andare a rottura col Governo, cioè la strada della responsabilità, perché riteniamo di fare il bene del Paese tenendo aperto il canale del confronto e della contrattazione. In una congiuntura così fragile e complessa come quella in cui ci troviamo, crediamo che lo sciopero rischi di essere una pericolosa semplificazione ideologica. In questo momento non è certo il caso di soffiare sul fuoco del conflitto sociale, serve piuttosto dare risposte concrete a lavoratori e pensionati». Sono le parole di Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, alla vigilia dell’assemblea nazionale di Cisl che giovedì prossimo, 15 dicembre, vedrà riuniti a Roma migliaia di delegati e delegate. Sotto allo slogan “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme” saranno rilanciate le proposte del sindacato e si incalzeranno Governo, gruppi parlamentari e partiti politici chiedendo loro di migliorare il Disegno di legge di bilancio.
Perché certo di cose da cambiare nel testo approvato dal Consiglio dei ministri ce ne sono anche per Cisl. «Anzi sono parecchie, parliamoci chiaro» continua Refosco. Serve ampliare la fascia di rivalutazione delle pensioni per ricomprendere i redditi medio-bassi, estendere il taglio del cuneo oltre i 20mila euro di redditi previsti, togliere i vincoli all’accesso pensionistico di “Opzione donna”, agevolare ulteriormente i contratti collettivi di secondo livello azzerandone la tassazione, fermare l’indiscriminato allargamento dei voucher, e ancora dare forti segnali di contrasto e lotta all’evasione fiscale, vera piaga del Paese, e rendere più equo il fisco con soluzioni diverse dalla flat tax, che vede Cisl contraria: «Tutte questioni già sollevate dal segretario generale Sbarra nell’incontro con la presidente Meloni dello scorso 7 dicembre – ricorda Refosco –. Ora ci attendiamo delle risposte».
«Senz’altro la Legge di bilancio, la cui prima bozza contiene alcune prime risposte all’Agenda sociale presentata da Cisl in campagna elettorale ai partiti e ai candidati, rappresenta il primo banco di prova della maggioranza. Ancor più per questo, il suo iter di discussione rivelerà quale modello di relazioni con le parti sociali il nuovo Governo intenda assumere. Più volte la presidente Meloni ha dichiarato di voler intraprendere un dialogo costruttivo per condividere gli obiettivi e il percorso per raggiungerli: ecco, è il momento di verificare se siano state solo dichiarazioni» rimarca Refosco, che prosegue ancora: «Al tempo stesso, riteniamo che il momento debba segnare concretamente l’avvio di quel patto sociale per il rilancio del Paese invocato da Cisl fin dal periodo più difficile della pandemia. Mettendo a frutto il percorso, a cui ha dato forma il Governo Draghi, di crescita sostenuta (il 10% cumulato tra 2021 e 2022) e di modernizzazione del sistema Italia grazie ai fondi Pnrr del programma Next Generation EU. Quel patto resta per noi la via maestra per affrontare le tante e strategiche sfide dei prossimi mesi: per lo sviluppo, l’innovazione, l’equità, la promozione del lavoro nel nostro Paese».
Anche sui territori Cisl ha in questi giorni spiegato la propria strategia e incontrato i parlamentari locali per chiedere il loro sostegno alla richiesta di modifiche alla manovra.
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