MONTELLO (TREVISO). Mazzi di fiori sono stati deposti attorno al palo del telefono sul Montello, dove sabato pomeriggio hanno tragicamente perso la vita i due fidanzati Nicole Rebecca Gaia Bellusci e Antonio Cerruti. Il 30 aprile, quel luogo è diventato meta di pellegrinaggio per amici e conoscenti, che si sono recati anche all’abitazione di Nicole in via Caberlotto a Montebelluna.
La famiglia di Nicole, tra dolore e ricordi
All’interno dell’abitazione di Nicole, il papà Pasquale, la mamma Monia, la sorella Cheyenne e la nonna Anna sono chiusi nel dolore. Attorno a loro si sono stretti nel pianto gli amici che cercano di incoraggiarli. Nel cortile sotto ad un telo, c’è anche la moto Ducati Monster 600 che Nicole aveva acquistato poco prima. Una “dueruote” usata che la ragazza stava mettendo a nuovo dopo aver conseguito la patente.
Passione per i motori e il legame con Antonio
Nicole è sempre stata appassionata di motori, come racconta Matteo Casarin, un amico e collega di lavoro: “prima delle quattro ruote, poi delle moto, una passione che le era venuta dopo aver conosciuto ed essersi messa assieme ad Antonio, appassionato pure lui”. Erano sempre in giro in moto assieme, ma Nicole non voleva continuare a fare, come si dice in gergo, la “zavorrina” e perciò si era acquistata una moto tutta sua.
Il tragico incidente sul Montello
Non ha fatto a tempo a goderla: sabato, la Ducati di Antonio Cerruti, nell’affrontare una curva, ha sbandato, forse a causa di un “piego” eccessivo. Il pedale ha toccato l’asfalto e la moto è scivolata via, finendo contro il palo. Nicole Rebecca Gaia Bellusci si era diplomata al liceo Angela Veronese di Montebelluna, indirizzo scienze umane, poi aveva scelto di lavorare.
La giovane Nicole e la sua vita lavorativa
Da quasi due anni, Nicole era dipendente dello store di accessori per auto, moto e bici “da Bep’s” di via Piave, prima come commessa e cassiera, poi come commerciale. Tra le sue passioni, spiccavano anche le acconciature di diversi colori.
Il cordoglio del sindaco e della comunità
Il sindaco Adalberto Bordin ha voluto esprimere alla famiglia di Nicole e a quella di Antonio il cordoglio suo e di tutta la città: “Non ci sono parole per una simile tragedia”, dice. “Davanti a tale tragedia c’è da avere solo un rispettoso silenzio”. Gli amici volontari del Bioparco Noè si sono stretti attorno a Pasquale
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