Un contributo fondamentale per la continuità del progetto
Un progetto gratuito chiamato Sfera ha seguito 12 anziani del Portogruarese negli ultimi due anni. Questo servizio di cura e sostegno per i malati di demenza e le loro famiglie ha ricevuto una significativa donazione di 3mila euro dal Lions Club di Portogruaro. La donazione è stata consegnata all’Ipab, rappresentata dal direttore della Rsa Daniele Dal Ben e dal presidente del Lions Giovanni Battista Passeri.
Caterina Pinelli, presidente della Residenza Francescon, ha sottolineato l’importanza di questa donazione per la continuità del progetto Sfera nei prossimi mesi. Grazie alla generosità dei benefattori, questo servizio delicato e fondamentale può continuare ad essere offerto sul territorio.
Sfera, una risposta ai bisogni di malati e famiglie
Il numero di malati di demenza nel Portogruarese è in aumento e il progetto Sfera risponde alle esigenze delle famiglie che affrontano situazioni difficili legate alla malattia. L’obiettivo è offrire sostegno sia ai malati che ai caregiver, attraverso supporto psicologico e metodologico.
Nuovi interventi grazie al Lions Club
Grazie alla donazione del Lions Club, saranno attivate tre nuove linee di intervento, aggiungendosi alle cinque già in corso, per un totale di otto casi attualmente seguiti. Il presidente del Lions Giovanni Battista Passeri ha dichiarato l’orgoglio nel contribuire a un progetto che aiuta sia i malati di Alzheimer che le loro famiglie.
Il percorso personalizzato di assistenza
Ogni persona presa in carico riceve un pacchetto personalizzato di 10 incontri di un’ora e mezza ciascuno, distribuiti in un massimo di tre mesi. Gli esperti della Francescon offrono consulenze, colloqui psicologici, stimolazione cognitiva, fisioterapia e attività occupazionali, mentre alle famiglie vengono fornite informazioni specifiche sulla demenza e suggerimenti per favorire l’autonomia del malato.
Un progetto nato dalla memoria di una benefattrice
Il progetto “Sfera” è stato avviato nel novembre 2023 grazie ai fondi in memoria di Giovanna Maccaferri, con il “caso zero” come primo intervento.
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