Un paese in lutto per la piccola Viviana
REVINE LAGO (TREVISO) – Una piccola bara bianca, un cuore di fiori rosa e un intero paese raccolto in silenzio. È questo lo scenario che ha accompagnato, nel pomeriggio di mercoledì, l’ultimo saluto a Viviana Maria Barel, la bambina di appena due anni tragicamente scomparsa a causa di un soffocamento domestico. Una cerimonia delicata e toccante, che ha visto una larga partecipazione di cittadini, autorità e familiari.
Una celebrazione sobria e commossa
La chiesa parrocchiale di Revine non è riuscita a contenere l’abbraccio di un’intera comunità. La cerimonia funebre si è svolta in un’atmosfera raccolta, sotto il segno del lutto cittadino proclamato dal Comune, con negozi chiusi e attività sospese in segno di rispetto. Il sindaco Massimo Magagnin, insieme ad altri amministratori locali, ha presenziato alla funzione.
Solidarietà e vicinanza istituzionale
La messa è stata officiata da don Angelino Granziera, con la partecipazione di monsignor Massimo Bazzichetto. Le parole pronunciate durante il rito, scarne ma dense di significato, hanno provato a portare conforto senza retorica.
Anche il vescovo di Vittorio Veneto, Riccardo Battocchio, ha voluto far sentire la propria vicinanza inviando un messaggio di cordoglio, rivolto non solo alla famiglia ma all’intera comunità scossa da questo dramma. Un gesto semplice ma significativo, a dimostrazione del profondo impatto che la tragedia ha avuto a livello umano.
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