Un maestro silenzioso della scuola italiana dei tuffi
TRIESTE – Ieri, 16 giugno, è deceduto presso l’ospedale di Cattinara Dario Mosena, noto allenatore e figura di spicco dei tuffi italiani, nonché mentore della campionessa Noemi Batki. Originario di Longarone (Belluno), Mosena è stato un punto di riferimento nel panorama nazionale di questo sport, con un forte legame sia con il settore giovanile che con l’agonismo di alto livello. Aveva 74 anni.
Dalla piscina di Lambioi alla Triestina Nuoto
Mosena ha dedicato la sua vita alla formazione sportiva, inizialmente a Belluno e successivamente a Trieste, dove si era trasferito con la moglie Ibolya Nagy, ex campionessa e allenatrice ungherese, e le figlie. È stato lui a seguire i primi passi sportivi di Noemi Batki, che è cresciuta nella piscina di Lambioi diventando una delle tuffatrici più forti d’Italia, con due ori europei, quattro argenti, tre bronzi e quattro partecipazioni olimpiche.
Cordoglio da tutto il mondo acquatico e alpino
Sono stati numerosi i messaggi di cordoglio pervenuti dalla Federazione Italiana Nuoto, dalla Triestina Nuoto e dall’Associazione Nazionale Alpini, di cui Mosena faceva parte. Unanime il ricordo di una figura appassionata, generosa e competente, che ha contribuito in modo significativo alla crescita del movimento italiano dei tuffi, ispirando intere generazioni di atleti con il proprio esempio.
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