VERONA – Un’indagine condotta dalla Polizia Locale ha portato alla scoperta di un laboratorio clandestino in pieno centro storico, dove un gruppo di minorenni costruiva armi artigianali come teaser elettrici e tirapugni in carbonio, utilizzando una comune stampante 3D. Il caso è stato segnalato alla Procura dei Minorenni, che ha avviato un procedimento a carico dei giovani coinvolti.
Armi costruite in casa con tecnologie accessibili
Durante un controllo mirato in un’abitazione privata, gli agenti hanno rinvenuto una stampante 3D ancora in funzione. Grazie a questo dispositivo, i ragazzi realizzavano strumenti offensivi come teaser a scarica elettrica e tirapugni, entrambi progettati per infliggere danni fisici. Il materiale utilizzato per la costruzione, in particolare il carbonio, conferiva ai dispositivi una pericolosa resistenza.
L’allarme legato ai social e ai giovani
L’indagine si inserisce in un contesto più ampio che preoccupa le autorità: la crescente facilità con cui adolescenti riescono a procurarsi o fabbricare armi artigianali grazie alla tecnologia, unita alla diffusione di raduni organizzati sui social, spesso riconducibili al fenomeno dei cosiddetti maranza. Eventi che, come segnalato in più occasioni, rischiano di trasformarsi in episodi di violenza urbana.
Indagini in corso e azione delle autorità
Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, e sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se i dispositivi siano stati utilizzati in episodi recenti di risse o aggressioni. La Polizia Locale continua a monitorare la situazione anche in collaborazione con altre Forze dell’Ordine, per contrastare la diffusione di questi strumenti pericolosi tra i più giovani.
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