Mestre-Venezia, 24 aprile 2024 – Nel contesto dell’attuale dibattito sull’assegnazione delle case popolari nel Veneto, emergono le voci autorevoli dei leader sindacali Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, e Pietro Scomparin, segretario generale di Sicet Cisl Veneto, che mettono in luce la complessità della situazione e la necessità di affrontare l’emergenza casa con politiche strategiche e risorse adeguate.
Refosco sottolinea l’importanza di evitare polemiche ideologiche e di concentrarsi piuttosto su un dibattito costruttivo per affrontare le criticità dell’edilizia popolare. Egli evidenzia la mancanza di politiche globali e di risorse adeguate per realizzare una vera strategia di investimento sull’abitare sociale e sostenibile. Nonostante i numeri evidenzino chiaramente l’ampiezza dell’emergenza abitativa, sembra che il tema sia stato relegato in secondo piano dalle agende politiche, sia a livello locale che nazionale.
Da parte sua, Scomparin mette in luce la crescente domanda di edilizia popolare da parte di un numero sempre maggiore di persone e famiglie in situazioni di fragilità, sia a causa delle recenti crisi che per altri motivi. Egli evidenzia la mancanza di risorse sufficienti da parte di Ater e dei Comuni per soddisfare questa domanda crescente, con numerose case private rimaste sfitte nonostante la necessità abitativa.
Attualmente, le risorse destinate all’edilizia residenziale pubblica non sono sufficienti neanche per ristrutturare e mettere a norma gli appartamenti esistenti, il che contribuisce a mantenere un’elevata percentuale di alloggi non utilizzati. La disponibilità di case rimane limitata rispetto alla crescente emergenza abitativa, aggravando ulteriormente la situazione.
In questo contesto, il Piano strategico delle politiche della casa in Veneto per il periodo 2024-2029 rappresenta un documento cruciale. Tuttavia, Scomparin nota con preoccupazione la mancanza di indicazioni sulle risorse destinate a queste politiche, rendendo incerto il futuro delle iniziative volte a affrontare l’emergenza casa.
Nel prossimo futuro, i sindacati valuteranno attentamente il piano e forniranno le proprie osservazioni, con l’obiettivo di garantire che le richieste e le proposte delle parti sociali siano prese in considerazione durante il dibattito in Consiglio regionale.
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