Le valli piemontesi di Franco Faggiani nel libro “L’inventario delle nuvole” (Sezione Montagna), il Nord Africa di Marco Aime, autore de “La carovana del sultano. Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medioevale” (Sezione Esplorazione – viaggi), Venezia nel volume di Gilles Bertrand, “La storia del carnevale a Venezia dall’XI secolo ai giorni nostri” (Sezione Finestra sulle Venezie), e infine la città di Belluno attraverso le architetture di Alberto Alpago-Novello nell’opera di Damiano “Alberto Alpago-Novello 1889-1985. Architetture a Belluno” (Premio Speciale della Giuria): sono questi i luoghi in cui la genialità dei personaggi dei volumi vincitori può svilupparsi ed esprimersi, protagonisti insieme agli uomini di storie di riscatto.
La premiazione si terrà sabato 18 novembre alla Camera di Commercio di Treviso e Belluno | Dolomiti e in questa occasione verranno consegnati altri due riconoscimenti: il Premio Honoris Causa che verrà consegnato a Fulco Pratesi, fondatore di WWF Italia, e il Premio Lampadiere dell’ambiente, destinato a coloro che si ispirano ai valori di Bepi Mazzotti e portano avanti le sue battaglie, al giornalista Rai Emilio Casalini. In occasione della cerimonia finale la Consulta dei Lettori, infine, assegnerà con votazione in diretta il Super Premio La Voce dei Lettori.
La 41esima edizione del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, promosso dall’ Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti, con la partecipazione diretta della Regione del Veneto e il sostegno del main partner Intesa Sanpaolo, e dedicato a Giuseppe Mazzotti, straordinario ed eclettico intellettuale trevigiano, giunge alla fase più attesa: l’annuncio dei vincitori.
La Giuria, composta da studiosi, esperti e scrittori e presieduta quest’anno da Alessandro Giorgetta alpinista, geologo, giornalista e scrittore, ha selezionato un vincitore per ciascuna delle tre sezioni di gara, “Montagna: cultura e civiltà”, “Esplorazione – Viaggi” e “Finestra sulle Venezie per opere riguardanti aspetti della civiltà, della cultura territoriale ed ambientale del mondo veneto”.
Non solo, quest’anno saranno assegnati anche il Premio speciale della Giuria e il Premio Honoris Causa, oltre al Premio Lampadiere dell’ambiente, assegnato annualmente a coloro che coltivano e mettono in pratica la tutela e salvaguardia dell’ambiente sulle orme di Giuseppe Mazzotti.
“Edizione dopo edizione – osserva Pier Francesco Ghetti, presidente del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti – nei libri che il Premio riceve cresce la presa di coscienza che rimette in discussione il rapporto tra uomo e ambiente. Gli scrittori delineano nuove geografie letterarie, scegliendo di raccontare storie che sempre più vedono l’ambiente protagonista e l’uomo vincente solo se in armonia con esso”.
“È con assoluta convinzione che portiamo avanti la significativa collaborazione con il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, assicurando da anni una partecipazione fatta di idee e con importanti sostegni, anche finanziari. Quest’anno in particolare – sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti Mario Pozza – questa collaborazione si è arricchita di un nostro nuovo premio speciale, dedicato ai giovani per la montagna. La cultura è espressione di dialogo, di conoscenza, di approfondimento di saperi che aiutano ad affrontare il presente anche nell’improvvisazione degli eventi e ad avere nuovi sguardi per interpretare il futuro. Per noi è un grande valore avere ospite nella casa delle imprese la cerimonia del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, perché fare impresa in maniera etica, sostenibile, tecnologica è una cultura che racchiude saperi, scelte e storie di vita e di relazione con l’ambiente che gli autori interpretano, che i libri ci raccontano.
“Intesa Sanpaolo è lieta di sostenere anche quest’anno il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti. – sottolinea Antonio De Marchi, direttore Area Retail Intesa Sanpaolo – La nostra banca ha un ruolo primario nel sostegno allo sviluppo non solo economico, ma anche culturale e sociale, con lo scopo di valorizzare la storia, le tradizioni e il patrimonio artistico dei territori con grande attenzione agli aspetti di tutela e sostenibilità per il benessere dell’ambiente e delle comunità”.
I libri premiati, selezionati tra 131 volumi inviati da 78 case editrici, quest’anno hanno un denominatore comune: tutti raccontano di uomini fortemente interconnessi al contesto territoriale in cui vivono e operano, fino a diventarne testimoni e difensori. Ogni ambiente, crocevia di idee e progresso, è presentato come la culla di una genialità che valorizza e potenzia ciò che il territorio offre ed esprime: il Cuneese che durante la Prima guerra mondiale riesce a mantenere il fiorente commercio dei capelli destinati agli artigiani francesi produttori di parrucche, il Nord Africa del XIV secolo crocevia di pregiati commerci (solo le merci preziose, come oro e uomini, giustificavano i rischi dell’attraversamento del deserto) e piazza fondamentale per l’area del Mediterraneo, la Serenissima nelle sue alterne vicende espresse dalla vitalità o dal declino del carnevale, e infine l’assetto della città di Belluno legato al nome dell’architetto che ne disegnò i tratti salienti con una prospettiva sempre rivolta al futuro.
La terna vincitrice. Nella Sezione “Montagna: cultura e civiltà” vince il giornalista Franco Faggiani con “L’inventario delle nuvole” (Fazi Editore, 2023), un romanzo ambientato in Val Maira, in Piemonte, che narra la vicenda di Giacomo Cordero al quale, nel 1915, viene affidata la più delicata attività di famiglia, la raccolta dei pels, i capelli, che, accuratamente lavorati durante l’inverno dalle donne del luogo, vengono rivenduti in primavera agli atelier delle grandi città di confine per farne parrucche, ancora molto richieste. L’autore ricostruisce con straordinaria cura un paesaggio particolare e un mestiere insolito, che molti ancora ricordano, ripercorrendo gli itinerari segreti dei raccoglitori di capelli delle valli cuneesi, che superavano le Alpi arrivando in Francia.
Con il vincitore della Sezione “Esplorazione – Viaggi”, l’antropologo Marco Aime con “La carovana del sultano. Dal Mali alla Mecca: un pellegrinaggio medioevale” (Giulio Einaudi Editore, 2023), ci si sposta in Nord Africa, nel 1324: il libro ricostruisce il pellegrinaggio verso La Mecca di Mansa Musa, il sultano del Mali, a capo di un immenso corteo lungo decine di chilometri e composto da migliaia di uomini e dromedari carichi di quintali d’oro. Un viaggio destinato a entrare nella storia, ammantato di leggenda, grazie alle cronache arabe dell’epoca e dei secoli a venire. L’autore ricostruisce quel cammino, inserendolo nel contesto storico e culturale del tempo, rivelandone gli aspetti politici e strategici oltre a quelli religiosi ed economici. Il percorso della carovana del sultano diventa una sorta di metafora, utile a spiegare la fitta rete di legami e scambi che avvolgeva il Mediterraneo, unendo l’Africa all’Europa. Si viene così a delineare una lettura nuova e multicentrica della storia, in cui l’Africa è un’importante protagonista e non la terra isolata dell’hic sunt leones.
Nella Sezione “Finestra sulle Venezie” trionfa invece Gilles Bertrand, uno dei massimi esperti di storia del carnevale di Venezia, grazie al libro “La storia del carnevale a Venezia dall’XI secolo ai giorni nostri” (Cierre Edizioni, 2023), che ricostruisce l’evoluzione della festa veneziana più celebre e iconica, la cui fortuna è sempre stata legata ai successi e insuccessi politici ed economici della Serenissima. Il suo ritorno nel 1980 ha realizzato il duplice intento di resuscitare una festa urbana segnata dagli splendori barocchi del XVII secolo associandola ai ricordi di Antonio Vivaldi, Pietro Longhi e Carlo Goldoni, contemporanei del secolo dei Lumi.
Premio speciale della Giuria. La Giuria quest’anno ha assegnato anche un quarto riconoscimento, il Premio speciale della Giuria, a Damiano Iacobone per il libro “Alberto Alpago-Novello 1889-1985. Architetture a Belluno” (Silvana Editoriale, 2023), che analizza l’attività dell’architetto feltrino Alpago-Novello non solo in termini progettuali ma anche valutando il contesto sociale e culturale – sia nazionale che cittadino – che ha determinato o meno la realizzazione delle opere.
Diverse anche le opere segnalate: “Mario Rigoni Stern. Un ritratto” di Giuseppe Mendicino (Edizioni Laterza) nella Sezione “Montagna”, “Breve storia dello spazio. Avventure e scoperte di uomini e robot” di Giovanni Caprara (Salani Editore), “Storia della terra” di Alessandro Iannace (Edizioni Laterza) nella Sezione “Esplorazione – viaggi”, e “Piero fa la Merica” di Paolo Malaguti (Giulio Einaudi Editore) nella Sezione “Finestra sulle Venezie”.
Premio Honoris Causa. Nel corso della cerimonia delle premiazioni, che si terrà sabato 18 novembre alle 16.00 nella sede della Camera di Commercio di Treviso e Belluno | Dolomiti (Sala Borsa), sarà inoltre consegnato il Premio Honoris Causa a Fulco Pratesi, fondatore di WWF Italia nel 1966, di cui oggi è presidente onorario (dopo aver ricoperto la carica di vicepresidente nel 1970 e poi di presidente dal 1979 al 1992), da decenni in prima linea per la difesa dell’ambiente.
In questa occasione, come di consueto, verrà inoltre assegnato il Super Premio “La Voce dei Lettori”, pari a 3.000,00 euro, che sarà attribuito attraverso votazione in diretta dalla Consulta dei Lettori, giuria popolare composta da 40 rappresentanti del mondo della scuola, della cultura, dell’ambientalismo, dell’economia e della comunicazione in ambito triveneto.
Premio Lampadiere dell’ambiente. La cerimonia conclusiva sarà, infine, l’occasione per presentare al pubblico il vincitore del Premio Lampadiere dell’ambiente 2023, concepito nell’ambito del “Progetto Mazzotti Contemporaneo” destinato a coloro che oggi coltivano e mettono in pratica la tutela e salvaguardia dell’ambiente sulle orme di Giuseppe Mazzotti: si tratta di Emilio Casalini, giornalista Rai impegnato in progetti di valorizzazione delle bellezze del territorio italiano.
Per informazioni: www.premiomazzotti.it
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