“Vigneto 5.0”: Il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno dà il via a un progetto quasi unico in Italia
Il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno avvia il Vigneto 5.0, progetto dimostrativo per un’agricoltura innovativa e sostenibile.


TREVISO/BELLUNO – Innovazione, sostenibilità e sperimentazione sono al centro del nuovo Vigneto 5.0, il progetto dimostrativo realizzato dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, tra i pochi esempi di questo tipo in Italia. Un’iniziativa che segna un passo decisivo verso una viticoltura più efficiente e rispettosa dell’ambiente, capace di coniugare tecnologia e tradizione.
Un laboratorio a cielo aperto per il futuro della viticoltura
Il Vigneto 5.0 nasce con l’obiettivo di offrire agli operatori del settore uno spazio di confronto e sperimentazione concreta, dove testare e osservare le soluzioni più evolute per la coltivazione della vite. Il progetto mette in campo tecniche agronomiche di ultima generazione, materiali innovativi e sistemi intelligenti per ottimizzare ogni fase della produzione.
Glera resistente e riduzione dei trattamenti
Elemento centrale del progetto è la messa a dimora di cinque varietà di Glera resistenti alle principali malattie fungine, un’innovazione che consente di limitare l’uso di fitofarmaci e ridurre i costi di gestione, senza compromettere la qualità delle uve. Si tratta di un passo importante verso una viticoltura più sostenibile, attenta all’ambiente e al benessere delle comunità rurali.
Tecnologia e materiali all’avanguardia
Nel vigneto vengono impiegati sistemi di sostegno innovativi, impianti di irrigazione di precisione, sensori per il monitoraggio costante e strumenti digitali per la gestione sostenibile delle risorse. Ogni tecnologia è accompagnata da documentazione tecnico-scientifica, frutto di studi e validazioni sperimentali, per garantire risultati concreti e replicabili.
Innovazione condivisa con il territorio
Il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno punta a rendere il Vigneto 5.0 un punto d’incontro tra ricerca, formazione e operatività agricola, aperto a produttori, tecnici e studenti. L’obiettivo è favorire la diffusione di buone pratiche e costruire un modello di riferimento per l’intero comparto vitivinicolo del Nordest.
Il progetto rappresenta un ponte tra tradizione e futuro, simbolo di una visione dell’agricoltura che non rinuncia alla qualità, ma la arricchisce con innovazione, sostenibilità e competenza tecnica.
