Muore cadendo dal catamarano: cosa è successo ad Anna. Scattano le indagini, il padre: "Lasciata sola".

Tragedia a Venezia: Anna, 17 anni, muore impigliata nell’elica di un catamarano durante il suo primo giorno di lavoro.

19 maggio 2025 09:08
Muore cadendo dal catamarano: cosa è successo ad Anna. Scattano le indagini, il padre: "Lasciata sola". -
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VENEZIA – Un tragico incidente ha spezzato la vita di Anna Chiti, una studentessa diciassettenne di Treviso, durante il suo primo giorno di lavoro nella marina di Sant’Elena. La giovane, iscritta al liceo nautico "Vendramin Corner" di Venezia, è morta nel pomeriggio di sabato 17 maggio, dopo essere scivolata da un catamarano e rimasta impigliata con una corda all’elica dell’imbarcazione.

Dinamica dell'incidente: una caduta fatale

Secondo una prima ricostruzione, l’adolescente sarebbe finita in acqua a pochi metri dalla banchina a causa delle onde sollevate dal forte vento. La cima con cui si sarebbe impigliata si sarebbe poi avvolta nell’elica del natante, provocandole un trauma cranico mortale. Quando è avvenuto l’incidente, a bordo si stava svolgendo una festa con turisti stranieri. Il comandante, accortosi dell’accaduto, si è tuffato per soccorrerla ma non è riuscito a liberarla.

Soccorsi immediati, ma inutili

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Venezia, sommozzatori e l’elicottero "Drago 160", ma nonostante i tentativi di rianimazione da parte del personale del Suem 118, per Anna non c’è stato nulla da fare. Il colpo ricevuto alla testa dall’elica si è rivelato fatale.

Il dolore della famiglia e le parole del padre

La ragazza aveva appena iniziato un’esperienza formativa a bordo, con la speranza di lavorare anche durante l’estate. Il 7 giugno avrebbe compiuto 18 anni. Il padre, Umberto Chiti, ha dichiarato alla "Repubblica": "Era a bordo per fare l'interprete, mia figlia su quella barca doveva solo parlare l'inglese. Fare la traduttrice. Non avrebbe dovuto fare il marinaio. Per quel tipo di barca ci voleva più personale, invece lei era da sola con lo skipper. Adesso voglio la verità".

Aperta un’indagine sul contratto e sulla sicurezza

Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle telecamere della darsena per fare chiarezza sulla dinamica. Verranno ascoltate anche le testimonianze di chi era presente sull’imbarcazione. Alcuni di loro, turisti, sono stati invitati a non lasciare la città prima di aver collaborato con le autorità.

Sotto esame anche il contratto di impiego della giovane: si vuole capire quali fossero le mansioni effettive assegnate a bordo. La salma è a disposizione per un eventuale esame autoptico. Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati.

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