Il Veneto ha deciso di spingere su temi caldi quali innovazione e intelligenza artificiale, stanziando fondi dedicati alle piccole e medie imprese, ma anche alla ricerca e alla costruzione delle necessarie infrastrutture. Inoltre, la regione rivolge alle aziende l’invito ad affidarsi agli atenei del Veneto e non a quelli di altre regioni, come troppo spesso avviene. Ad esempio, è notizia fresca di stampa che l’Università Ca’ Foscari di Venezia stia mettendo a punto interessantissimi progetti di ricerca sull’IA, pensata appositamente per migliorare la competitività delle aziende.
L’Università italiana tra storia e innovazione
L’Università sta vivendo una fase di grande trasformazione, soprattutto grazie all’introduzione di innovazioni tecnologiche come le lezioni in streaming, le piattaforme di e-learning, l’intelligenza artificiale e le biblioteche digitali. Tutto ciò sta pian piano rivoluzionando il modo in cui gli studenti apprendono e interagiscono con il sapere. Tuttavia, nonostante questi cambiamenti, alcuni simboli dell’esperienza accademica restano intramontabili. Tra questi figura la tesi di laurea rilegata, che rappresenta una sorta di traguardo concreto, il risultato di anni di studio e impegno. Parliamo di un oggetto tangibile, che racchiude conoscenza, fatica e soddisfazione, destinato a durare nel tempo. Per valorizzare al meglio tanto lavoro, BachelorPrint ha deciso di offrire un servizio di stampa e rilegatura di alta qualità, unendo tradizione e innovazione. Sul portale, infatti, è possibile scegliere tra diverse opzioni di rilegatura, dalle eleganti copertine in similpelle alle più pratiche rilegature termiche e a spirale. Inoltre, il sito mette a disposizione l’anteprima 3D della tesi, permettendo di visualizzare il risultato finale prima della stampa. Un servizio di spedizione rapida e prezzi ultra competitivi completano l’offerta di un brand che sta conquistando migliaia di persone in tutta Europa.
Una sfida orientata al futuro
Nel corso degli ultimi mesi, la regione Veneto ha pubblicato diversi bandi sul tema dell’innovazione e della trasformazione digitale, tra cui quello dedicato al finanziamento delle reti innovative, per il quale è previsto anche l’impegno di imprese e Università. Secondo la regione, infatti, dall’intelligenza artificiale può derivare un valore aggiunto pari a 300 miliardi di euro per le sole imprese, a parità di ore di lavoro e investimenti. Oltre che nelle infrastrutture, però, sarà necessario investire anche in formazione, fondamentale per integrare a dovere l’IA generativa nei percorsi produttivi. Per vincere questa sfida, il Veneto ha bisogno di una solida alleanza tra settore pubblico, imprese e Università, con queste ultime che si occuperanno di ricerca e formazione. Lo sta già facendo l’Università Ca’ Foscari di Venezia, impegnata in una sfida che potrebbe contribuire a rendere l’economia locale molto più florida. La regione, infatti, ha deciso di non subire gli effetti della trasformazione digitale in atto, ma di sfruttarne i benefici. E per farlo al meglio, è fondamentale un impegno educativo e formativo che consenta di cogliere tutte le opportunità fornite dall’intelligenza artificiale. Pertanto, buona parte dei 360 milioni stanziati verrà investita direttamente nello sviluppo dell’IA e di piattaforme digitali dedicate. Tutto ciò a patto che le imprese venete comincino ad affidarsi alle Università regionali, che avranno modo di superare tutte le eventuali difficoltà insite in questo percorso di ammodernamento grazie al supporto delle proprie risorse interne e delle istituzioni.
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