La situazione meteorologica nelle ultime ore in Veneto ha visto un’intensificazione delle precipitazioni, che hanno colpito duramente varie zone della regione. Dalla tarda mattinata fino a metà pomeriggio, rovesci significativi hanno interessato principalmente la costa centro-meridionale, l’Alto Padovano, l’altopiano di Asiago e la zona del Grappa. Questi fenomeni si sono mossi lentamente verso nord-est, provocando accumuli di pioggia di notevole entità.
Precipitazioni e accumuli di pioggia
Dalla tarda mattinata e fino a metà pomeriggio, le precipitazioni più intense hanno colpito una fascia che si estende dalla costa centro-meridionale fino all’Alto Padovano e all’altopiano di Asiago, attraversando anche la zona del Grappa. In particolare, si sono registrati rovesci ripetuti di forte intensità tra l’Alto Padovano, la pedemontana trevigiana occidentale, quella vicentina tra Breganze e Bassano e il Bellunese sud-occidentale.
In alcune località, come Rosà, Asolo/Castelfranco e Crosara di Marostica, si sono osservati massimi di pioggia che hanno raggiunto i 25-30 mm in un’ora, 50-60 mm in 3 ore e 80-100 mm in 6 ore. Questi dati sono stati raccolti dalle stazioni meteorologiche locali, evidenziando l’intensità dei fenomeni atmosferici che hanno interessato queste aree.
Condizioni attuali
Le precipitazioni si sono attenuate sulle Prealpi Vicentine occidentali rispetto alla notte e alla mattinata, mentre sul resto della regione le precipitazioni sono state assenti o di minore entità. Dalle 15:30 circa, non si sono registrate precipitazioni significative nelle aree di Veronese, Vicentino centro-meridionale, Padovano, Rodigino e Veneziano centro-meridionale. È importante notare che, fortunatamente, non si sono verificati fenomeni temporaleschi, il che ha contribuito a evitare ulteriori complicazioni.
Impatti idrici
Le precipitazioni intense hanno provocato un innalzamento dei livelli idrometrici nei bacini idrografici delle aree pedemontane. Di seguito sono riportate alcune delle situazioni più critiche:
Agno-Guà-Fratta-Gorzone
I livelli dei corsi d’acqua in questo bacino sono scesi sotto la seconda soglia di guardia nelle sezioni di testa del bacino dell’Agno, Recoaro e Ponte Brogliano. L’invaso di Montebello sta attualmente contribuendo a regolare i livelli a valle di Ponte Asse, mantenendoli prossimi alla seconda soglia di guardia. Tuttavia, i livelli sono in crescita lungo il Frassine e il Fratta, dove rimangono sopra la terza soglia alla sezione di Valli Mocenighe.
Bacchiglione
I livelli idrometrici nel nodo idraulico di Vicenza sono in diminuzione, ma si registrano incrementi lungo il Tesina, con valori sopra la prima soglia a Bolzano Vicentino e nelle sezioni tra le province di Vicenza e Padova, in particolare a Longare, dove il livello ha superato la seconda soglia, e a Montegalda, dove è ampiamente sopra la prima soglia.
Chiampo-Alpone
I livelli dei fiumi Chiampo e Alpone sono in diminuzione, indicando una situazione in miglioramento rispetto alle ore precedenti.
Muson dei Sassi
I livelli idrometrici alla sezione di Asolo sono in diminuzione, mentre a Castelfranco, sebbene il livello sia ancora sostenuto, è in calo dopo aver superato la terza soglia. Nelle sezioni più a valle, tuttavia, i livelli sono in aumento, richiedendo una costante monitorizzazione.
Brenta
Il livello del fiume Brenta è in crescita alla sezione di Barzizza (Bassano), dove ha superato la terza soglia. Anche lungo il tratto trentino del Brenta si registrano incrementi significativi, con leggeri aumenti nelle sezioni di pianura.
Adige
I livelli del fiume Adige sono in crescita e hanno superato la prima soglia a Verona. Incrementi sono in atto lungo il tratto trentino del corso d’acqua, richiedendo particolare attenzione.
Previsioni meteo
Per la sera di martedì 21 maggio, le previsioni indicano la possibilità di residue precipitazioni di scarsa entità sul Bellunese, in progressiva attenuazione. Sulle altre zone, le precipitazioni saranno generalmente assenti. Dalle ore 21 alle ore 24, si prevede una tendenza verso precipitazioni generalmente assenti o una bassa probabilità di sporadici fenomeni di scarsa entità nelle zone nord-orientali, in particolare nel Bellunese.
Evoluzione dopo la mezzanotte
Durante la notte e fino a parte della mattinata successiva, le precipitazioni saranno assenti o si presenteranno con una bassa probabilità di occasionali fenomeni di scarsa entità. Questa evoluzione contribuirà a migliorare la situazione generale, permettendo un progressivo ritorno alla normalità.
Effetti al suolo registrati al 21 maggio 2024
L’intensità delle precipitazioni ha causato numerosi effetti al suolo, con diverse segnalazioni pervenute alla sala operativa di protezione civile. Ecco alcuni degli incidenti più significativi:
Comune di Dolcè
È stata segnalata l’esondazione del torrente Vaio del Ri in località Peri, che ha causato allagamenti e il deposito di materiale ghiaioso nel centro del paese. La situazione ha portato alla chiusura della S.S. 12 e all’evacuazione temporanea di oltre 50 persone, delle quali 5 rimangono ancora evacuate.
Località Ossenigo
In questa località, è stato segnalato il crollo della sponda del canale Erri, causando ulteriori problemi idraulici e potenziali rischi per la popolazione locale.
Marostica
Il comune ha evacuato precauzionalmente un asilo a causa della piena del torrente Longhella, che è parzialmente esondato nel centro abitato. Fortunatamente, il livello del torrente è successivamente rientrato nel suo alveo.
Mussolente
Sono stati segnalati tre punti di esondazione del torrente Giaron. La situazione è poi rientrata, ma ha richiesto interventi di emergenza per gestire i danni causati dall’acqua.
Loria
L’esondazione del torrente Brenton-Pighenzo ha causato l’interruzione della S.P. 81 tra il comune di Bessica e Loria, creando disagi alla circolazione e mettendo a rischio le abitazioni vicine.
San Zenone degli Ezzelini
Una frana in Via Monte Rosa ha causato la chiusura della strada al traffico, anche se fortunatamente non ha interessato abitazioni.
Camposampiero, Loreggia
Queste località hanno visto destare particolare preoccupazione la piena del Muson dei Sassi, con opere idrauliche già compromesse a seguito di eventi precedenti, aumentando il rischio di allagamenti.
Sandrigo
È stata segnalata la rotta del torrente Laverda sulla sponda sinistra idraulica, al confine tra Sandrigo e Schiavon. L’intervento del Genio Civile è in corso per riparare la rottura. Al momento, oltre 60 residenti delle vie Palmirona e Campialti sono stati interessati e evacuati con l’impiego di squadre di soccorso SAF VVF. Inoltre, un tratto della S.P. 248 è stato coinvolto dall’evento.
Previsioni idriche
Livelli idrometrici
Per le prossime ore, i livelli idrometrici rimarranno sostenuti e oltre la terza soglia nella sezione di Barzizza, con il colmo di piena del Brenta attualmente in ingresso nella regione. La propagazione dei colmi di piena determinerà ulteriori incrementi dei livelli lungo i tratti più vallivi e di pianura dei fiumi Bacchiglione e Brenta.
Propagazione del colmo di piena
La propagazione del colmo di piena verso valle manterrà sostenuti i livelli lungo il Muson a valle di Castelfranco per le prossime ore. Incrementi dei livelli interesseranno anche il fiume Livenza, richiedendo una costante vigilanza.
Rischio di frane
Visto lo stato di saturazione dei suoli, permane il rischio di innesco di movimenti franosi nei territori montani e collinari, aumentando la necessità di monitorare costantemente queste aree per prevenire ulteriori danni.
Considerazioni
La situazione meteorologica e idrica in Veneto rimane complessa e richiede una costante attenzione da parte delle autorità e della popolazione. Gli interventi di emergenza sono in corso, e le previsioni meteo favorevoli lasciano sperare in un progressivo miglioramento delle condizioni. Tuttavia, le autorità raccomandano prudenza e attenzione, soprattutto nelle zone più colpite.
Monitoraggio e interventi in corso
Le squadre di protezione civile sono attive su tutto il territorio regionale per monitorare la situazione e intervenire dove necessario. Sono stati mobilitati mezzi e personale per assicurare il soccorso alle popolazioni colpite e per il ripristino delle infrastrutture danneggiate.
Supporto ai comuni
Il coordinamento tra i vari comuni e le autorità regionali è essenziale per gestire al meglio le emergenze. Sono state attivate unità di crisi per garantire una risposta tempestiva e coordinata. In molti comuni, come Dolcè, Marostica e Sandrigo, l’intervento rapido delle squadre di soccorso ha permesso di mitigare i danni e garantire la sicurezza dei cittadini.
Misure di prevenzione
Considerando il rischio di ulteriori precipitazioni e il già elevato livello di saturazione dei suoli, sono state adottate misure preventive per ridurre il rischio di allagamenti e frane. Tra queste, il monitoraggio costante dei livelli idrometrici, la gestione controllata degli invasi e l’allertamento tempestivo della popolazione.
Previsioni a medio termine
Le previsioni meteorologiche indicano un miglioramento delle condizioni nelle prossime ore, con una diminuzione delle precipitazioni e un progressivo ritorno alla normalità. Tuttavia, il rischio idraulico e idrogeologico rimane elevato, e le autorità continueranno a monitorare la situazione per intervenire prontamente in caso di necessità.
Evoluzione meteo
La tendenza per i prossimi giorni è verso un miglioramento delle condizioni meteo, con cieli più sereni e una riduzione delle precipitazioni. Questo permetterà un graduale deflusso delle acque e una diminuzione dei livelli dei corsi d’acqua, contribuendo a ridurre il rischio di ulteriori esondazioni.
Impatti economici e sociali
Gli eventi meteorologici estremi hanno avuto un impatto significativo non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia e sulla vita sociale della regione. Le attività agricole sono state particolarmente colpite, con campi allagati e raccolti danneggiati. Anche le infrastrutture, come strade e ponti, hanno subito danni, richiedendo interventi di riparazione e manutenzione.
Supporto alle aziende agricole
Le autorità regionali stanno lavorando per fornire supporto alle aziende agricole colpite dalle intemperie. Sono stati attivati fondi di emergenza e programmi di assistenza per aiutare gli agricoltori a far fronte ai danni subiti e riprendere le attività il più presto possibile.
Ripristino delle infrastrutture
Il ripristino delle infrastrutture danneggiate è una priorità. Sono stati avviati lavori di riparazione su strade, ponti e reti idriche per garantire la sicurezza e la mobilità dei cittadini. Inoltre, sono in corso interventi per migliorare la resilienza delle infrastrutture alle future condizioni meteorologiche avverse.
Consigli per i cittadini
Le autorità raccomandano ai cittadini di mantenere alta la vigilanza e di seguire le indicazioni fornite dai canali ufficiali. È importante evitare spostamenti non necessari nelle zone più colpite e prestare attenzione alle comunicazioni della protezione civile.
Precauzioni da adottare
- Evitare zone allagate: Non attraversare strade o aree inondate, poiché la corrente potrebbe essere più forte del previsto e causare pericoli.
- Seguire le indicazioni delle autorità: Rimanere informati attraverso i canali ufficiali e seguire le istruzioni fornite per la propria sicurezza.
- Prepararsi per eventuali evacuazioni: In caso di peggioramento delle condizioni, essere pronti a evacuare seguendo le indicazioni delle autorità locali.
Supporto alla comunità
È fondamentale che la comunità resti unita e che i cittadini si aiutino reciprocamente. Segnalare eventuali emergenze alle autorità competenti e fornire supporto ai vicini in difficoltà può fare la differenza in situazioni di crisi.
L’evento meteorologico che ha colpito il Veneto ha dimostrato ancora una volta la vulnerabilità del territorio di fronte a fenomeni estremi. Tuttavia, grazie alla pronta risposta delle autorità e alla collaborazione della popolazione, è stato possibile gestire l’emergenza e ridurre i danni.
Verso un futuro più resiliente
Questo evento mette in evidenza l’importanza di investire in infrastrutture resilienti e di adottare misure di prevenzione per ridurre il rischio di alluvioni e frane. La collaborazione tra enti locali, regionali e nazionali sarà fondamentale per affrontare le sfide future e garantire la sicurezza della popolazione.
Impegno per l’ambiente
Infine, è essenziale ricordare l’importanza della tutela ambientale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Investire in pratiche sostenibili e promuovere la consapevolezza ambientale contribuirà a rendere il nostro territorio più sicuro e resiliente.
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