Pedone sbuca tra le auto in corsa: evitato impatto devastante

Uomo ubriaco corre tra le auto sulla SS12 a Varna, traffico nel panico. Carabinieri evitano conseguenze gravi.

25 novembre 2025 09:24
Pedone sbuca tra le auto in corsa: evitato impatto devastante -
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VARNA – Una tranquilla mattinata domenicale si è trasformata in una scena di pura tensione lungo la SS12, dove automobilisti increduli hanno assistito a un episodio che, in pochi istanti, avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di irreparabile. Un uomo, improvvisamente, ha iniziato a lanciarsi tra le auto in corsa, costringendo i conducenti a manovre disperate, frenate improvvise e bruschi cambi di direzione per evitare l’impatto. La paura si è diffusa rapidamente tra chi stava percorrendo quel tratto molto trafficato, un’arteria fondamentale per gli spostamenti in zona.

Segnalazioni e allarme tra gli automobilisti

L’allerta è partita attorno alle 9 di domenica, quando numerose telefonate hanno raggiunto le forze dell’ordine, indicando la presenza di un uomo in evidente stato di alterazione alcolica che si gettava sulla carreggiata, precisamente al chilometro 484,150, nei pressi del capolinea degli autobus di Varna. Le descrizioni concordavano tutte su un comportamento estremamente pericoloso e imprevedibile, tale da richiedere un intervento immediato per evitare una tragedia.

L’intervento dei carabinieri di Bressanone

Una pattuglia dei carabinieri di Bressanone ha raggiunto rapidamente il punto indicato e ha individuato l’uomo, identificato come M.A., classe 1983, cittadino marocchino senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine. Alla vista dei militari, però, l’individuo non ha mostrato collaborazione: ha reagito con aggressività, iniziando a insultare i carabinieri e opponendo una resistenza fisica violenta, nel tentativo di impedirne l’azione. Nel frattempo, le auto continuavano a transitare a pochi metri di distanza, aumentando il livello di rischio.

Uomo immobilizzato e allontanato dalla strada

Nonostante le difficoltà, i carabinieri sono riusciti a bloccare e mettere in sicurezza l’uomo, evitando ulteriori pericoli agli automobilisti e riportando una situazione che sembrava fuori controllo a una gestione ordinata. Una volta condotto in caserma, però, l’uomo ha continuato a manifestare un forte stato di agitazione, rendendo complesse anche le fasi di identificazione.

La perquisizione e gli oggetti ritrovati

Durante la perquisizione personale, i militari hanno rinvenuto una forbice da elettricista lunga 14,5 cm, considerata oggetto potenzialmente offensivo, e uno smartphone Apple di ultima generazione, bloccato e con provenienza sospetta. Il telefono potrebbe appartenere a una persona di nome “Jana”, dettaglio che ha immediatamente indirizzato ulteriori verifiche.

Le accuse e gli sviluppi dell'indagine

Al termine delle procedure, il 41enne è stato denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, ubriachezza molesta e porto di oggetti atti a offendere. Un quadro giudiziario che potrebbe aggravarsi qualora emergessero ulteriori elementi sull’origine del cellulare sequestrato.

L’appello del comandante alla possibile proprietaria

Sul fronte dello smartphone, il Comandante della Compagnia di Bressanone, Capitano Giuseppe Specchio, ha rivolto un appello diretto al possibile proprietario o proprietaria: chi riconoscesse il dispositivo è invitato a presentarsi in caserma con prove concrete della titolarità, come codice di sblocco, accesso all’iCloud o documentazione d’acquisto, per procedere alla restituzione nel più breve tempo possibile.

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