Tragico incidente sotto Forcella Giau: tre scialpinisti travolti da valanga
FORCELLA GIAU (BELLUNO) – In una giornata funestra, tre scialpinisti sono stati travolti da una valanga sotto Forcella Giau. L’allarme è stato lanciato intorno alle 13 da una quarta persona presente sul luogo. La valanga ha colpito un gruppo di tre scialpinisti, portando via un uomo di 51 anni di Conegliano (TV) che è stato fortunatamente recuperato dal compagno. Purtroppo, gli altri due scialpinisti, un uomo e una donna, sono stati trascinati più a valle e i soccorsi sono stati ostacolati dalle difficili condizioni del terreno.


Interventi di soccorso difficili e tempestivi
Nonostante le difficoltà, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è riuscito a raggiungere la zona grazie a un varco nella neve. A bordo, un’équipe medica, un tecnico di elisoccorso e un’unità cinofila si sono subito attivati per i soccorsi. L’eliambulanza di Treviso ha cercato di avvicinarsi, ma i tentativi sono stati vani a causa delle condizioni meteorologiche. In aiuto sono intervenute diverse squadre del Soccorso Alpino di San Vito di Cadore, Cortina, Alleghe-Val Fiorentina, Livinallongo e della Guardia di Finanza, in totale circa 40 soccorritori.


Recupero dei sopravvissuti e operazioni di rianimazione
Il secondo scialpinista, un 38enne di cui non sono ancora note le generalità, è stato individuato grazie all’uso dell’Artva e, dopo una difficile ricerca sotto due metri di neve, è stato riportato in superficie. Le manovre di rianimazione sono state immediatamente eseguite, e il ferito è stato successivamente trasportato in elisoccorso all’ospedale di Mestre.
Recupero della terza vittima
Più complicato è stato il recupero della terza vittima, una 40enne di Conegliano, che si trovava a oltre tre metri di profondità. I segnali dell’Artva indicavano una zona, ma le sonde non riuscivano a raggiungerla. Solo grazie al lavoro del cane da soccorso, che ha iniziato a scavare, i soccorritori hanno potuto localizzare il punto esatto e abbassare il livello della massa nevosa. Estratta in condizioni gravissime, la donna è stata immediatamente trasportata all’ospedale di Treviso.
Il primo scialpinista, meno gravemente ferito, è stato portato a Pieve di Cadore per trattare possibili ipotermia e un trauma alla caviglia.


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