Al Teatro Duse cresce l’attesa per Theorìa 2026: una stagione che parla al presente

Theorìa 2026 al Teatro Duse di Asolo, cinque spettacoli e grandi nomi per una stagione che conquista il pubblico.

26 dicembre 2025 15:33
Al Teatro Duse cresce l’attesa per Theorìa 2026: una stagione che parla al presente -
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ASOLO – Sta già suscitando entusiasmo e curiosità la nuova edizione di Theorìa 2026, la stagione dedicata al teatro contemporaneo del Teatro Comunale Eleonora Duse, capace di conquistare il pubblico fin dai primi giorni di prevendita. Il cartellone, che attraversa i mesi da gennaio ad aprile, si articola in cinque spettacoli che riuniscono voci e sensibilità diverse, con interpreti e compagnie di rilievo della scena italiana: da Gaia Nanni diretta da Giuliana Musso, a Gabriele Vacis e il collettivo PoEM, fino a Luisa Borini, la Piccola Compagnia della Magnolia e Debora Caprioglio, quest’ultima impegnata in un ritratto emotivo e intimo dedicato a Maria Callas.

Una stagione di teatro che trova conferme già dalle prime vendite

Le prevendite di dicembre indicano un interesse consistente, confermando la fiducia verso una proposta che alla seconda edizione mostra già una identità riconoscibile. La rassegna punta a mantenere saldo il legame con il pubblico, offrendo un viaggio teatrale che attraversa forme, epoche e prospettive differenti. Parole, corpo, memoria, mito e riflessione civile si intrecciano in un percorso che invita a guardare il presente con occhi rinnovati.

Un progetto che nasce da una visione comune

Promossa dalla Città di Asolo e realizzata con la direzione artistica di Cristina Palumbo insieme a Echidna Cultura, la stagione rivendica il ruolo del teatro come luogo di relazione viva. «Nella società dell’isolamento noi scegliamo la condivisione», ricorda l’assessora Beatrice Bonsembiante, sottolineando come il buio della sala e il respiro condiviso rappresentino una forma concreta di incontro: sconosciuti seduti fianco a fianco che, per la durata dello spettacolo, camminano insieme dentro una storia.

Il teatro come spazio per riconoscersi

Per la direttrice artistica Cristina Palumbo, il teatro resta un luogo di conoscenza reciproca e non una risposta definitiva alle domande del presente. Richiamando una celebre riflessione di Percy Bysshe Shelley, sottolinea come l’obiettivo più alto dell’arte scenica sia quello di insegnare al cuore umano a riconoscersi. Da questa convinzione nasce l’idea di aprire un dialogo di quindici minuti con il pubblico al termine di ogni spettacolo, mentre le emozioni sono ancora vive, mantenendo quell’energia che il palcoscenico ha generato.

Cinque spettacoli, cinque voci: un’indagine sul nostro tempo

La rassegna si apre il 18 gennaio con La notte dei bambini, un racconto corale che affronta il passaggio più delicato nella vita dei più fragili, con Gaia Nanni guidata da Giuliana Musso.
L’8 febbraio è la volta di Prometeo, una rilettura contemporanea della tragedia classica curata e interpretata da Gabriele Vacis insieme al collettivo PoEM, un viaggio che accende nuove domande sulle figure eroiche e sulla responsabilità di chi si espone per gli altri.
L’8 marzo arriva Molto dolore per nulla, monologo intenso di Luisa Borini, che porta in scena la dipendenza affettiva con lucidità e senza retorica, in una prima regionale 2026.
Il 29 marzo debutta in prima regionale assoluta Cenci – rinascimento contemporaneo, con la Piccola Compagnia della Magnolia, che rilegge la vicenda cinquecentesca di Beatrice Cenci trasformandola in specchio della dialettica del potere nel presente.
La stagione si chiude il 19 aprile con Callas d’incanto, in cui Debora Caprioglio restituisce la biografia emotiva della Divina, filtrata attraverso lo sguardo della sua governante, in un racconto che tocca i confini tra memoria, voce e mito.

Informazioni pratiche, biglietti e abbonamenti

I biglietti e gli abbonamenti ai cinque spettacoli sono disponibili online tramite la piattaforma dedicata, con tariffe differenziate che includono interi, ridotti, gruppi, under 18 e persone fragili. Tra i vantaggi dell’abbonamento rientra anche il servizio di bus navetta, attivo dai parcheggi Forestuzzo e Cà Vescovo, operativo da un’ora prima e fino a un’ora dopo ogni spettacolo.
Il 18 gennaio, in occasione dell’apertura della stagione, sarà possibile acquistare abbonamenti e biglietti singoli direttamente al Teatro Duse, con un servizio dedicato nelle ore precedenti l’inizio dello spettacolo.

Prenotazioni e servizi per il pubblico

Per prenotare sono disponibili e-mail, WhatsApp e telefono, indicando numero di biglietti, nome, cognome e recapito. Il posto viene assegnato al ritiro del biglietto, fino a venti minuti prima dell’inizio, garantendo ai presenti una gestione agevole e ordinata dell’accesso. Durante le serate sarà allestito anche il Books Corner a cura della Libreria UBIK di Asolo, un punto che rende il teatro un luogo ancora più accogliente, dove spettacoli e libri dialogano nello stesso spazio.

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