Tragedia nel carcere di Montorio: detenuto 51enne si toglie la vita
Suicidio nel carcere di Montorio: 51enne si toglie la vita. Denunciato sovraffollamento e mancanza di agenti penitenziari.


VERONA – Ancora una tragedia nel carcere di Montorio, dove un detenuto di 51 anni di origine albanese si è tolto la vita all’interno della propria cella nel pomeriggio di domenica. L’uomo era recluso per reati legati a maltrattamenti in famiglia. Si tratta del 65° suicidio tra i detenuti dall’inizio dell’anno, un dato che riaccende l’attenzione sulle difficoltà del sistema penitenziario italiano.
Sovraffollamento record nella struttura di Verona
Nella Casa Circondariale di Montorio la situazione resta critica: 607 detenuti vivono in una struttura che può ospitarne solo 332, con un sovraffollamento dell’83%. Anche il personale è in forte sofferenza: gli agenti della Polizia Penitenziaria effettivi sono 370, a fronte dei 420 necessari.
Una condizione che rispecchia un problema diffuso in tutta Italia, dove i reclusi superano le 63mila unità contro una capienza di circa 46mila posti, e con una carenza di oltre 20mila agenti nei ranghi della Polizia Penitenziaria.
Un sistema penitenziario sotto pressione
La situazione di Verona è diventata il simbolo di un’emergenza nazionale che coinvolge strutture obsolete, organici ridotti e gravi carenze nei servizi sanitari e psichiatrici. Le organizzazioni sindacali denunciano da tempo condizioni di lavoro estenuanti per il personale, con turni prolungati e un crescente disagio psicologico.
Gli ultimi episodi, come il suicidio avvenuto a Montorio, rilanciano la richiesta di interventi strutturali: potenziamento degli organici, ristrutturazione degli istituti, maggiori risorse per l’assistenza sanitaria e misure per ridurre il sovraffollamento.