Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro al centro del Consiglio generale della Filca Cisl Belluno Treviso, che si è svolto questa mattina a Spresiano (Treviso). La Federazione che rappresenta i lavoratori dell’edilizia, del legno e delle costruzioni ha affrontato con i suoi delegati, le Rsu e gli Rls il tema cruciale della sicurezza sul lavoro, alla vigilia dell’Assemblea nazionale della Cisl su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che si tiene sabato 13 a Roma e che vedrà la partecipazione di un centinaio di delegate e delegati di Treviso e Belluno.Durante la mattinata sono stati analizzati i dati elaborati dai ricercatori della Fondazione Corazzin rispetto all’andamento degli infortuni e delle malattie professionali nel Veneto con un focus particolare sulle province di Belluno e Treviso: seppur in miglioramento, resta drammatico il numero degli infortuni mortali (17 a Treviso e 5 a Belluno) e ancora molto alto quello delle denunce di infortuni non mortali.Delle 12.301 denunce di infortunio nella Marca nel 2023, i settori più colpiti sono quelli della fabbricazione di prodotti in metallo (777 denunce), delle costruzioni (518 denunce) e della fabbricazione di mobili in legno (494 denunce).A Belluno le denunce di infortunio sono state 2.604 nel 2023. In questa triste classifica, al primo posto troviamo la metallurgica con 167 denunce, al secondo posto le costruzioni specializzate con 123 denunce e al terzo posto l’assistenza sanitaria con 107 denunce.
Dai numeri emerge come i lavoratori stranieri siano più esposti al rischio. Nel 2023, il rapporto tra infortunati e occupati stranieri supera il 7%; questa percentuale relativa ai lavoratori italiani è di appena il 2,7%. “Sono dati – spiega Marco Potente, segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso – che dimostrano come i lavoratori tipicamente più fragili socialmente possano essere più facilmente esposti al rischio”.Un altro dato emerso dal report è l’aumento delle denunce di malattia professionale, diritto tra i meno conosciuti dai lavoratori. A Treviso sono 606 (534 nel 2022) e a Belluno 173 (124 nel 2022) Sono concentrate soprattutto nel settore costruzioni e il 78% riguarda il sistema muscolo scheletrico. Ad essere colpiti dalle malattie professionali sono nel 61% dei casi uomini.“Il riconoscimento della malattia professionale – spiega Potente – tutela i lavoratori e le lavoratrici nei casi di patologie non causate da eventi violenti, ma conseguenti a movimenti, posture, inalazioni e che nel tempo hanno provocato danni alla salute. Quando riconosciuta, dà diritto a risarcimenti anche importanti e continui nel tempo”.Durante il Consiglio generale è stato rilanciato il portale “Un Segnale per la Vita”, luogo virtuale all’interno del sito www.filcaveneto.it dove è possibile segnalare in forma anonima le situazioni irregolari nel settore delle costruzioni. Uno strumento messo a disposizione dalla Filca Cisl per aiutare e favorire proprio quei lavoratori più fragili e sottoposti al ricatto di datori di lavoro senza scrupoli. Nelle province di Treviso e di Belluno sono attivi anche dei numeri di telefono a cui poter scrivere e mandare foto delle irregolarità: 338 5364980 per Treviso e 335 5710130 per Belluno.In poco più di due anni sono state raccolte 130 segnalazioni nelle province di Treviso e Belluno, di cui 107 a Treviso e 23 a Belluno. “Alcune di queste – spiega Potente – ci hanno portato a far smontare e rimontare interi cantieri, con l’ausilio dei nostri enti bilaterali dell’edilizia. Molte ci hanno costretto a segnalazioni all’Ispettorato del Lavoro e alle forze dell’ordine. Ma sono state tantissime anche le segnalazioni di irregolarità nella formazione, nell’applicazione dei contratti, nell’eccessivo utilizzo delle straordinarie e anche relative alla presenza di lavoratori in nero, all’utilizzo di attrezzature e mezzi vetusti.
Emerge quanto sia ancora attuale e necessaria una maggior presenza sindacale a tutela di lavoratori e lavoratrici”.Nel corso dell’incontro si è anche parlato dell’introduzione della patente a punti, strumento ideato dalla Filca oltre un decennio fa, per mettere fuori mercato le realtà imprenditoriali che intendono speculare sulla sicurezza.“Emerge come sia indispensabile continuare a chiedere maggior presidio del territorio e dei luoghi di lavoro da parte delle istituzioni pubbliche – conclude Potente -. Crediamo anche sia necessario potenziare l’attività sindacale, coinvolgere maggiormente i lavoratori, per far rispettare di più le regole, per far applicare i contratti giusti, presidiare di più e meglio i luoghi di lavoro. Resta fondamentale aumentare la sindacalizzazione ed eleggere più delegati sindacali (RSU e RSA) e delegati della sicurezza (RLS) per alzare il livello del monitoraggio. E in questo senso la Filca continuerà a lavorare”.
Al Consiglio generale è intervenuto anche il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini, ricordando che sabato 13 a Roma si svolgerà l’Assemblea Nazionale delle delegate e dei delegati Cisl su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’iniziativa si inserisce nel quadro della mobilitazione che da febbraio impegna la Cisl in centinaia di assemblee e iniziative nei luoghi di lavoro e sui territori con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e imprese su questa emergenza, per migliorare e rafforzare i contenuti del Decreto Legge n.19 e promuovere una proposta complessiva che ponga fine all’intollerabile perdita di vite nei luoghi di lavoro. La Cisl Belluno Treviso parteciperà all’Assemblea con un centinaio di delegate e delegati.
“Saremo a Roma – dichiara Paglini – con la forza delle nostre idee e delle nostre proposte e la determinazione necessaria a fare ogni cosa utile a combattere la piaga delle morti e degli infortuni sul lavoro. Estendere la patente a punti ad ogni settore produttivo, allargare le tutele previste per i cantieri pubblici ai grandi appalti privati, aumentare il numero dei tecnici Spisal, rafforzare gli Ispettorati del lavoro, aumentare lo spiegamento di forze dell’ordine per maggiori controlli e prevenzione, mettere in campo un piano di investimenti straordinario per la manutenzione degli impianti e delle strutture pubbliche anche alla luce dei tragici eventi di Suviana. Sono queste alcune delle priorità e istanze che chiediamo a gran voce vengano considerate come priorità assolute per far diventare l’Italia un Paese moderno e civile che si impegna a tutelare la vita umana sopra ogni cosa”.
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